Famiglia-tipo dei Neanderthal: la scoperta toglie ogni dubbio

Qual era la famiglia-tipo dei Neanderthal? Finalmente la scienza ci da una risposta. Questa scoperta leverà ogni dubbio.

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Ricreazione dell’Uomo di Neanderthal – Credits: RTL.it

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Come sappiamo, l’essere umano una volta non era come quello che siamo abituati a vedere oggi. Per arrivare alla nostra specie, l’uomo è dovuto passare attraverso tantissimi stadi evolutivi che hanno avuto inizio circa 4.4 milioni di anni fa.

Un’evoluzione che ha richiesto milioni di anni per arrivare all’essere umano odierno, e che ha visto il cambiamento di tantissime caratteristiche che da animali ci hanno lentamente fatti classificare come esseri umani.

Il primo stadio evolutivo dell’uomo è stato l’Australopithecus ramidus, un bipede dotato di denti e cranio ancora primitivi che lo facevano assomigliare più ad una scimmia che ad un ominide.

Successivamente si sono susseguiti gli stadi di Homo Abilis, caratterizzato da un cervello più grande, dei denti più piccoli e per la prima volta da un linguaggio. Si è passati poi all’Homo Herectus che, appunto, era dotato di uno scheletro più robusto, per poi arrivare all’Homo Sapiens e nello specifico all’ Uomo di Neanderthal, una specie affine all’Homo Sapiens.

Oggi vogliamo soffermarci proprio su quest’ultimo, poiché una recente scoperta ha mostrato alla luce diverse caratteristiche di questo ominide, svelando finalmente come fosse la famiglia-tipo dei Neanderthal.

Com’era la famiglia-tipo dei Neanderthal: lo studio del team di ricerca di Svante Pääbo

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Il premio Nobel Svante Pääbo – Foto da Instagram

Recentemente è stato annunciato il vincitore del Nobel per la Medicina, ovvero Svante Pääbo, colui che è stato considerato il pioniere della paleogenetica.

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Il premio Nobel insieme al suo team di ricerca del Max Planck Institute for Evolutionary Antropologi di Lipsia, ha condotto uno studio che lo ha portato a ricostruire per i9ntero il patrimonio genetico dell’Uomo di Neanderthal.

Oltre a scoprire una parentela tra gli uomini Eurasiatici e l’uomo di Neanderthal, lo scienziato è riuscito a ricostruire la famiglia-tipo di questo ominide.

L’uomo di Neanderthal, originario della Siberia, aveva dei rapporti all’interno di quella che potremmo definire una vera e proprio comunità. Alcuni gruppi vivevano in due grotte siberiane circa 54.000 anni fa, grotte in cui hanno lasciate delle tracce estremamente importanti per ricostruire la loro storia.

Sono stati trovati utensili e frammenti di ossa che hanno fatto capire agli scienziati come gli uomini di Neanderthal andassero a caccia principalmente di stambecchi e bisonti che si trovavano lungo i fiumi della zona.

Studiando i resti ritrovati in queste grotte si sono potuti riconoscere ben 13 persone, di cui 8 adulti – sia maschi che femmine – e 5 bambini. Studiando il loro DNA mitocondriale si sono poi scoperte le relazioni che sussistevano tra questi esemplari.

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Molti di loro erano padre e figlia, altri erano addirittura cugini e nonni. Insomma, l’uomo di Neanderthal viveva in una vera e propria comunità familiare e, a differenza di tanti altri animali, non si lasciava la famiglia superata una certa età.

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