Il pinguino imperatore è a rischio estinzione per colpa dei cambiamenti climatici, i quali mettono a repentaglio il suo habitat naturale.
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I cambiamenti climatici non perdonano e mettono a rischio l’habitat di molti animali. Tra questi, quello dei pinguini del Polo Sud, che vivono in distese di ghiaccio che si stanno ritirando a vista d’occhio a causa del surriscaldamento globale. Una minaccia per questi magnifici animali, e non solo per loro.
Lo US Fish and Wildlife Service ha da poco inserito il pinguino imperatore nella lista degli animali a rischio estinzione. Si calcola che questa specie potrebbe estinguersi entro la fine del secolo per via dello scioglimento del ghiaccio marino dell’Antartide. È l’ennesimo grido di allarme della natura, maltrattata dall’attività antropica.
Il pinguino imperatore minacciato dall’estinzione nel giro di pochi decenni
Questi magnifici esemplari vivono in Antartide, sono soliti radunarsi in colonie, e trovano rifugio tra le distese di ghiaccio sin da millenni. Il pinguino imperatore è l’uccello più alto e robusto al mondo, raggiunge tranquillamente i 40 kg di peso e si muove goffamente facendo piccoli passi che assomigliano a dei balzelli. Il suo habitat è fortemente minacciato dai cambiamenti climatici.
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La crisi climatica si nota specialmente ai Poli, che zono le zone del pianeta più sensibili. La Us Fish and Wildlife Service afferma che, attualmente, questa specie gode di buone condizioni e le colonie sono ben distribuite in tutto il “continente bianco”. Tuttavia, fanno sapere i ricercatori, negli ultimi 50 anni, abbiamo assistito a una diminuzione della popolazione addirittura del 50%.
Nonostante la popolazione di pinguini imperatori sia ancora numerosa, gli effetti dei cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova le loro abitudini. Entro il 2100, infatti, questi uccelli potrebbero subire drammatiche perdite, fino ad estinguersi. Le alte temperature sciolgono i ghiacci, mettendo a rischio la riproduzione e diminuendo il territorio degli animali, esponendoli a vari pericoli.
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Altre cattive notizie, inoltre, arrivano dai laboratori della NASA, situati proprio al Polo Sud. Secondo recenti dichiarazioni, il ghiaccio dell’Antartide ha raggiunto i suoi minimi storici, con più di 190 mila chilometri quadrati persi in pochi anni. Il territorio di questi buffi animali si riduce sempre di più, mettendo a rischio la loro vita. La questione è sempre la stessa: occorre intervenire con soluzioni concrete per rallentare lo stravolgimento climatico, prima che sia troppo tardi.