Un’elefantessa, rimasta prematuramente orfana, la notte del 29 ottobre ha dato alla luce il suo primo cucciolo
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Melia è un’elefantessa di 34 anni che, poco dopo l’alba, ha dato alla luce il suo primo cucciolo. Una notizia che non attira l’attenzione dei molti perché è il corso della natura. Nulla di sensazionale di per sé, se non fosse che la neo mamma ha avuto una vita davvero difficile visto che era rimasta orfana ad appena 11 anni.
I motivi per cui Melia ha perso i suoi genitori sono ignoti. Secondo molti però la colpa è del bracconaggio, un terribile che continua tutt’oggi a dilagare. La fortuna pero l’ha fatta adottare dalla fondazione Sheldrick Wildlife Trust, una delle più attive per il recupero di elefanti e rinoceronti orfani, dallo Tsavo National Park, nel 2009 quando aveva appena 11 anni
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E la scora mattina del 29 ottobre, Melia ha dato alla luce il giovane Milo, il cui nome vuol dire “amato”. Secondo quanto riferito quella mattina il capo custode Benjamin è stato attratto dai forti rumori dell’area di Ithumba. Gli elefanti erano in fermento: qualcosa stava per accadere e tutti loro lo sapevano. Benjamin, mentre si avvicinava ha subito visto il giovanissimo Milo e si è messo in contatto con tutti i dipendenti affinché non mancassero a quest’avvenimento inaspettato. Infatti nessuno aveva capito che Melia fosse gravida. Infatti, nonostante aveve messo su qualche chilo di troppo, le sue forme non facevano presagire a una gravidanza. Il cucciolo gode di ottima salute ed è molto robusto tanto che le sue misure sono già simili a quelli di altri due cuccioli ospiti del centro: Wimbie di appena tre settimane e Mambo di sette mesi.
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Ad accogliere la notizia anche il WWF che sottolinea l’importanza di questa nascita visto che gli elefanti, purtroppo, sono a rischio di estinzione. Un’estinzione causata soprattutto dall’uomo visto che questi animali hanno perso molto del loro habitat. Zone ch sono state convertite dagli essere umani in aree agricole e insediamenti abitativi. In più, sottolinea il WWF, ” si aggiungono il bracconaggio per il commercio illegale delle zanne e il consumo di carne”.