Avete mai sentito parlare della stufa pirolitica? Scopriamo i vantaggi ed il suo potenziale nell’utilizzo del riscaldamento domestico
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Con l’inverno alla porte, la nostra preoccupazione più grande, oggi, riguarda i riscaldamenti. Leggiamo ovunque metodi alternativi o misure per rendere più economici i costi del riscaldamento, proprio perché, almeno per quest’anno, il problema è davvero importante e coinvolge tutto il nostro Paese. Correre ai ripari è d’obbligo, dei riscaldamenti abbiamo bisogno, ma scopriamo in che modo possiamo riscaldarci senza spendere troppo. Esistono diverse tipologie di impianti di riscaldamento, come sappiamo. Avete mai sentito parlare della stufa pirolitica? Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i vantaggi che riguardano il suo utilizzo.
Stufa pirolitica: vantaggi e potenziale nel riscaldamento
Il funzionamento della stufa pirolitica si basa su una reazione termochimica che genera, ovviamente, calore. La struttura è semplice, il riscaldamento della biomassa avviene, in mancanza di ossigeno, all’interno di un contenitore ad una temperatura di circa 400 gradi. Le sostanze di scarto, in questo sistema, sono pochissime ed il calore prodotto, invece, sembra essere abbastanza. Il contenitore della biomassa è progettato con materiale che resiste anche a temperature molto alte.
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Il tubo di acciaio ed il coperchio impediscono l’entrata di ossigeno e la dispersione del calore, alla base della stufa si trova il foro per l’aerazione. Ma quali sono i vantaggi di questo sistema di riscaldamento? In primo luogo, da non sottovalutare, è l’istallazione semplice e l’altrettanto semplice manutenzione. Non occorre l’ausilio di un tecnico specializzato. (Anche questo rappresenta un costo.) L’utilizzo di questa stufa, quindi, risulta essere semplicissimo ed assolutamente ecosostenibile, oltre ad avere un importante efficienza energetica.
Questo sistema di riscaldamento, tra le altre cose, è molto sicuro, in quanto non necessita di energia elettrica per il funzionamento, non ha una canna fumaria ( se scegliete il modello faro) ed i costi di esercizio sono decisamente bassi, anche grazie al risparmio, come abbiamo detto, sulla rete elettrica. Purtroppo però i modelli a disposizione sul mercato sono ancora pochi ed i prezzi, di conseguenza, abbastanza elevati. Il costo delle stufe varia, ovviamente, a seconda della grandezza. Le più piccole hanno un costo di circa 100 euro, ma possono arrivare anche a duemila euro.
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I prezzi più alti riguardano, ovviamente gli impianti più grandi, in grado di riscaldare tutta la casa. La differenza sostanziale tra questo tipo di stufa e quella a pellet o a legna a cui siamo abituati, sta nel fatto che la stufa pirolitica brucia anche i gas di scarto prodotti, riducendo così la produzione degli stessi ed aumentando, allo stesso tempo, l’efficienza del riscaldamento. Una soluzione che potrebbe rappresentare una vera svolta nel settore del riscaldamento, non solo per l’efficienza ma anche per l’alta sostenibilità di questo impianto.