La NASA ha scoperto un asteroide di notevoli proporzioni che potrebbe entrare in collisione proprio con la Terra
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L’asteroide è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre, generalmente privo di una forma sferica. Le dimensioni possono essere molto variabili, anche se in genere sono inferiori al chilometro, non mancano quelli molto più grandi.
Quelli molto piccoli con le dimensioni di un masso o anche meno, sono conosciuti come meteoroidi. Quelli composti per la maggior parte di ghiaccio sono denominati comete. Gli studiosi hanno avanzato l’ipotesi che quelli che superano un Km non siano monolitici, ma piuttosto aggregati di frammenti o un insieme di pietre frammentate.
Che cosa potrebbe accadere alla Terra in caso di collisione?
Ad ogni asteroide viene dato un nome. Nel sistema solare ne sono già stati numerati e catalogati oltre 600.000 e probabilmente altre centinaia di migliaia attendono ancora di essere scoperti. Quello più grande del sistema solare interno è Cerere, con un diametro di circa 1.000 km, Pallade e Vesta, entrambi, invece, con diametri sui 500 km.
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I tre sono anche gli unici di forma approssimativamente sferica della fascia principale. Al contrario, numerosi oggetti del sistema solare esterno quali Eris, Sedna, Orco, Quaoar, Issione e Varuna, sono di dimensioni più estese. La maggior parte di loro orbita tra Marte e Giove, a grande distanza dal Sole.
Negli ultimi otto anni, le osservazioni crepuscolari con la Dark Energy Camera presso l’osservatorio interamericano Cerro Tololo in Cile, hanno consentito agli astronomi di individuare tre asteroidi near earth, NEA.
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Questi sono individuabili solo attraverso due brevi finestre di 10 minuti ogni notte, tenendo conto anchedello sfondo luminoso del cielo dovuto al bagliore del Sole. La scoperta è stata possibile grazie alle nuove tecnologie all’avanguardia. Due, chiamati 2021 LJ4 e 2021 PH27, hanno traiettorie che rimangono in sicurezza, e completamente interne rispetto alla nostra.
L’altro è largo 1,5 chilometri, denominato 2022 AP7, ha invece un’orbita che un giorno potrebbe metterlo su quella della Terra. La NASA lo definisce killer di pianeti. Se ci colpisse, causerebbe la distruzione totale. Gli esperti, comunque, affermano che qualsiasi possibile collisione, probabilmente, non avverrebbe prima di qualche migliaio di anni.