La Giornata Mondiale dell’Alimentazione ci ricorda, ogni anno, quanto cibo sprechiamo senza pensare alle conseguenze
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Il 16 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che ricorda l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, FAO, istituita a Quebec il 16 ottobre 1945.
Secondo un rapporto pubblicato da Feedback EU, No Time to Waste, sono all’incirca 153.5 milioni di tonnellate di cibo che viene sprecato ogni anno soltanto in Europa. Sono numeri impressionanti, se pensiamo, poi, ai milioni di persone che soffrono la fame nel mondo.
Frank Mechielsen, direttore di Feedback EU, sottolinea che:
“In un momento di alti prezzi alimentari e di crisi del costo della vita, è uno scandalo che l’Ue stia potenzialmente buttando via più cibo di quello che sta importando. L’Ue ha ora un’enorme opportunità di fissare obiettivi legalmente vincolanti per dimezzare i suoi sprechi alimentari dalla fattoria alla tavola entro il 2030 per affrontare il cambiamento climatico e migliorare la sicurezza alimentare”.
Esistono molte associazioni che si preoccupano di come arginare il problema dello spreco alimentare, e lo fanno, portando il loro credo agendo in modo pratico nel quotidiano. Come Boroume, organizzazione senza scopo di lucro che ha come missione quella di ridurre lo spreco e affrontare la malnutrizione in Grecia.
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Nel loro sito si legge che affrontano tali questioni in modo olistico seguendo determinati programmi, come: aumentare la consapevolezza dell’importanza del cibo, anche attraverso un programma educativo nelle scuole che comincia dai più piccoli.
E’ un’associazione molto attiva anche sul campo, raccoglie ciò che è stato scartato dai mercati per donarlo a chi, in questo particolare periodo, fatica a fare la spesa. Importante è anche la campagna di informazione verso i potenziali donatori di cibo nei quartieri.
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Ed è proprio loro l’idea di aver utilizzato la famosa opera L’Urlo di Munch, del pittore norvegese Edvard Munch, trasformando i singoli prodotti, dagli ortaggi al pane, che urlano contro lo spreco alimentare, nella campagna intitolata The Screams, in occasione della Giornata Mondiale contro allo spreco alimentare.
Le nostre azioni quotidiane possono fare la differenza. Spesso buttiamo nella spazzatura cibo che potrebbe essere ancora utilizzato. Mi riferisco in particolare alla frutta e alla verdura. A volte è sufficiente che un frutto abbia un’antiestetica macchia scura per giustificare il nostro gesto. La prossima volta riflettiamo meglio prima di buttare.