I cani sono davvero i migliori amici dell’uomo. Questi amatissimi animali corrono però dei rischi talvolta inaspettati. Iniziamo a scoprire quali piante devono evitare.
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I cani sono gli animali domestici ad oggi più diffusi. Quasi ogni famiglia ne possiede uno ma non sempre si è a conoscenza dei rischi effettivi che caratterizzano la vita dei nostri piccoli amici a 4 zampe.
A cominciare da ciò che ingeriscono, i cani rischiano grosso se giocando finiscono col masticare cibi o arbusti specifici. Oggi ci concentriamo sulle piante velenose per i cani.
Piante velenose per i cani: la lista completa da tenere a mente
Esistono dei casi in cui i nostri cani ingerendo particolari arbusti possono finire direttamente dal veterinario o addirittura, nei casi peggiori, neppure riuscire ad arrivarci. Soprattutto nei parchi, fra foglie, piante e arbusti diversi, si nascondono insidie difficili da identificare se non si è bene informati.
Le specie vegetali tossiche per i cani sono oltre 50. Di queste, numerose vengono utilizzate per abbellire i giardini di diverse case. Il CAV, centro antiveleni, solo nel 2011 riferiva che il 5,7% delle segnalazioni di malori canini sono state ricondotte ad avvelenamento da piante.
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I cani infatti non sono provvisti di sentori che possano tenerli alla larga dalle piante velenose. Soprattutto i cuccioli sono esposti a simili rischi data l’irrefrenabile curiosità. Non tutte le piante velenose si mostrano tuttavia letali. Fra le piante più velenose e diffuse, soprattutto nel periodo natalizio, c’è sicuramente il vischio.
Il vischio è una pianta parassitaria dalle bacche perlacee che contengono viscotossine, altamente tossiche per i nostri animali. L’ingestione delle bacche provoca infatti rallentamento del ritmo cardiaco, problemi respiratori, sete, freddo e, se non si interviene tempestivamente, morte.
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Ad essere sempre tossica, anche se meno del vischio, è la Stella di Natale. Il lattice che è capace di sercernere dalla rottura di fiori o foglie è irritante anche per l’uomo. Ingerire parte di un fiore o di una foglia della pianta può comportare seri problemi intestinali e gastrici.
Fra le altre specie molto velenose si contano: l’ortensia, carica di acido cianistrico, idrangina e saponine; il crisantemo, irritante e causa di problemi intestinali se ingerito; il tasso, causa aritmie cardiache portando il cucciolo alla morte; l’oleandro, ugualmente pericoloso per cuore, respirazione e sopravvivenza.
Rododendro, mughetto, agrifoglio, brugmansia, giglio, digitalis purpurea e cedro sono da includere nella lista. Fra le piante da appartamento, da interno quindi, le più pericolose sono la calancola, cardiotossica, l’amaryllis, il ciclamino, che causa vomito e convulsioni, il ciliegio d’inverno, le cui bacche sono velenose, e il filodendro.