Tagli di potatura, come disinfettare le ferite che potrebbero infettarsi

Tagli di potatura, ecco cosa è necessario fare subito dopo per evitare malattie alle piante. Tutti i consigli utili

Tagli potatura disinfettare metodi
Tagli potatura (Canva)

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Occuparsi delle piante e della loro manutenzione implica tempo, anche tanto. Ognuna ha bisogno di attenzioni diverse in base alle proprie esigenze, ma è bene avere in mente che occuparsi del giardino non significa solo innaffiare.

Tra i tanti lavori da organizzare c’è anche quella della potatura che permette alle piante di crescere più forti e rigogliose ma anche in modo contenuto. C’è da fare attenzione però in quanto si tratta di un’operazione molto delicata che se non eseguita a modo può provocare diversi problemi alla pianta.

I patogeni non aspettano altro che avere una via privilegiata per intrufolarsi e succhiare i nutrienti portando così delle malattie. Ecco allora che è essenziale disinfettare i tagli di potatura per prevenire ogni possibile accesso pericoloso. Vediamo come si fa.

Tagli di potatura, come disinfettarli e con cosa: le dritte

Forbice potatura consigli disinfettare
Forbice da potatura (Pixabay)

Effettuando dei tagli di potatura non si fa altro che provocare delle ferite alla pianta. È da qui che i microrganismi infestanti potrebbero introdursi all’interno e portare malattie. Per questa ragione è essenziale disinfettare queste ferite ma anche gli attrezzi che si usano per scongiurare ogni tipo di esito negativo sulle piante. Ma come si fa?

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Disinfettare i rami e le ferite esito della potatura non è sempre essenziale. Se si tratta di un taglio piccolo non è importante. Necessario, invece, è quando il taglio è ampio, con un diametro che parte dai 4-5 cm a salire.

Il disinfettate va applicato sul taglio appena dopo la potatura, ripetendo il trattamento anche a distanza di 15 giorni. Ma cosa usare? Il prodotto più usato è il mastice che crea una sorta di pellicola protettiva sul taglio e lo sigilla, quasi come se fosse una corteccia che copre la ferita mentre si cicatrizza.

In molti però sostengono che non sia affatto una buona tecnica per proteggere la pianta in quanto se il patogeno è già presente nei pressi della ferita, il mastice non lo elimina, anzi potrebbe addirittura imprigionarlo dentro il taglio consentendogli di fare il suo percorso e causando quasi sicuramente un’infezione alla pianta.

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Ecco perché se si usa il mastice, c’è da scegliere quello con anticrittogamico, che oltre a coprire il taglio attiva anche un’azione disinfettante. In alternativa si può procedere a disinfettare con il rame, mettendolo direttamente sul taglio, soprattutto se si tratta di potature da frutteto.

Infine anche la propoli è un’altra sostanza che può essere usata in quanto oltre che a difendere le piante in modo naturale da funghi e batteri, dona loro forza e le rende più resistenti alle malattie.

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