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Chiudere un pozzo di petrolio, Nalleli Cobo (di 9 anni) ci è riuscita

Una storia commuovente e di rivincita che vede protagonista una bambina di nove anni che ha fatto chiudere un pozzo di petrolio. Il suo nome? Nalleli Cobo. 

Nalleli Cobo da bambina- Instagram

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Ogni tanto raccontare delle storie incredibili di persone che si distinguono dalla massa e mettono a repentaglio la propria vita per difendere un ideale è certamente utile per farci riflettere. In un mondo dove tutto scorre e viaggia troppo in fretta, recuperare dei valori e portarli avanti con sacrificio e dedizione è certamente un intento nobile con cui orientare la propria esistenza.

Un senso del dovere che vale doppio quando soprattutto proviene da una bambina di 9 anni la quale si è distinta per la sua continua lotta e divenendo assolutamente un personaggio influente anche per gli altri giovani che vogliono rendersi utili nella società di oggi. Non stiamo parlando di Greta Thunberg ma della bellissima Nalleli Cobo. Ecco la sua storia.

Chiude un pozzo di petrolio, Nalleli Cobo ha vinto la sua battaglia

Nalleli Cobo oggi – Instagram

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La storia di Nalleli Cobo è una fiaba per certi aspetti contemporanea che arriva al lieto fine. Il merito però non è di un principe che la salva ma solo di sé stessa e della sua caparbietà, forse tanta per avere solo nove anni. Questa era la sua età quando ha iniziato la battaglia ma le condizioni di salute nelle quali versava le hanno dato quella grinta che porta ancora oggi.

Ci troviamo a sud di Los Angeles e precisamente ad University Park, quartiere abitato fondamentalmente da cittadini ispanici. La piccola Cobo lamentava dei continui malesseri quali perdita di sangue dal naso, crampi allo stomaco, nausea e spasmi. La causa di questi sintomi era dovuta alla vicinanza a pochi metri di un pozzo di petrolio, un’attività di trivellazione da cui veniva emanato un continuo e cattivo odore. La piccola Nalleli insieme alla madre, pilastro fondante della sua vita, cominciavano a sensibilizzare la comunità a tale minaccia. Erano in tanti a lamentare i medesimi problemi di salute.

Dopo manifestazioni varie, finalmente sono riusciti a far chiudere questo pozzo di petrolio. Oggi, l’attivista dopo una pausa forzata a seguito di un cancro diagnosticato anni fa e di cui è stata dichiarata guarita solo di recente dopo un’isterectomia totale, è tornata più carica che mai, pronta a difendere l’ambiente e la salute di chi vive in determinate zone meno prestigiose. 

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“Non è giusto che dobbiamo ammalarci perché siamo poveri” afferma la Nalleli che oggi 19enne è una bellissima ragazza con la voglia di fare ancora tanto per l’ambiente. Un impegno che le ha fatto ricevere numerosi riconoscimenti, sino ad arrivare al Nobel per l’ambiente. Una storia commuovente di rivincita da cui dobbiamo prendere ispirazione.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.