Arrivano delle increbili e buone notizie da tutto il mondo che ci travolgono come una valanga. Ecco le ultime che ci rendono davvero felici
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Dal 24 febbraio scorso, giorno in cui la Russia ha iniziato l’attacco ai danni dell’Ucraina le buone notizie che si sono registrate, a livello globale, sono davvero poche. Basta pensare che, sei mesi dopo, non ci sono ancora spiragli di pace. Ma anche come i costi della vita siano lievitati. Grano, elettricità e gas hanno avuto un forte rialzo. Motivi diversi, ma che alla fine scontano i consumatori. Ma dopo come, si dice, non può piovere per sempre. E nelle ultime ore si sono registrate delle ottime notizie che interrompono, per qualche momento, questa terrbile tempesta metaforica.
Notizie flash che fanno ben sperare
La prima buona notizia arriva dal Brasile, pochi giorni dopo l’elezione di Lula a presidente del Paese carioca. Infatti la Corte Suprema brasiliana ha deciso di riattivare il fondo governativo per la conservazione della foresta amazzonica. Questo era stato bloccato, nel 2019, dall’oramai ex Presidente Bolsonaro. Con lui alla guida del Brasile la deforestazione amazzonica era aumentata del 75,6 per cento.
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Buone notizie dal Regno Unito dove è nato, negli ultimi giorni, il primo bisonte selvatico. Una nascita che, oltremanica, non si registrava addirittura da millenni. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a un progetto di conservazione che prevede la trasformazione di un’area del Kent, contea dell’Inghilterra, a sud-est di Londra, in un’oasi di biodiversità. Ottime news anche dall’Olanda che ha deciso di chiudere l’impianto di estrazione del gas di Groeningen, uno dei più grandi del Paese. Il motivo di questa scelta, in un momento in cui il gas è arrivato alle stelle, è da ricercare nei terremoti che si creavano a seguito di questa attività.
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Anche la Francia porta buone notizie dove è stato messo a punto un nuovo fertilizzante rivoluzionario. Questo è, infatti, a base di urina umana e, di conseguenza, lo rende a basso impatto ambientale e prossimamente sarà disponibile anche in Italia. Ma la notizia più importante arriva dall’Antardide, dove il buco dell’ozono si sta, piano piano, richiudendo. Infatti le ultime misurazioni, avvenute tra il 7 settembre il 13 ottobre riporta che ha raggiunto la superficie di 23 milioni di km². Ovvero un’area leggermente inferiore rispetto a quella di un anno fa. Tutto ciò però conferma un trend di rimpicciolimento che sta avvenendo negli ultimi 20 anni.