Il PUN come si calcola? Spiegato il motivo delle bollette alle stelle

L’inverno che stiamo per vivere sarà, probabilmente, all’insegna del risparmio, a causa del costo delle bollette sempre più elevato

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Centrale elettrica (Foto di Sergio Cerrato – Italia-Pixabay)

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Abbiamo letto in tutte le salse e lo abbiamo vissuto sulla nstra pelle quanto le bollette siano aumentate in questi ultimi mesi. Adesso, con i primi freddi, saliranno ancora di più, poichè tra breve dovremo accendere i caloriferi.

Le aziende che forniscono l’energia elettrica sul mercato sono tante, e ogni giorno molti di noi ricevono chiamate con un’offerta che sembra sempre migliore di quella che già abbiamo scelto, ma stiamo davvero risparmiando?

Che cos’è il Pun che ci fa aumentare le bollette e come si calcola

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Fotovoltaici (Foto di Michael Schwarzenberger-Pixabay)

Il motivo per il quale le nostre bollette energetiche sono arrivate alle stelle, sembra eseere dato dal calcolo del PUN. E’ l’acronimo che indica il Prezzo Unico Nazionale, ed è il costo di riferiemnto dell’energia elettrica in Italia che viene acquistata alla borsa elettrica.

E’ un mercato fatto, ovviamente, di domanda ed offerta. Esiste un ente che permette di far incontare , appunto, la domanda e l’offerte, ed è l’ente Gestore dei Mercati Energetici, di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Si definisce il prezzo di scambio ogni ora di ogni singolo giorno e si basa sull’incontro tra domanda e offerta. E vengono accettate soltanto le offerte di vendita che corrispondono ad offerte di acquisto di quelle aziende che sono disposte a pagare un costo uguale o maggiore rispetto a quello richiesto.

Questo significa che il PUN varia ogni ora di ogni giorno. Aumenta in quelle ore in cui è più difficile e costoso produrre energia elettrica, e si abbassa nei momenti in cui se ne produce di più. Da una parte ci sono i produttori di energia, che decidono il prezzo, lo fanno in base a delle stime della probabile energia che riusciranno a produrre.

Dall’altra i compratori che acquisteranno in ase alle stime dell’energia che potrà servire e, quindi, essere venduta. Per esempio, se il Gestore, in base ad alcuni dati storici che possiede, sa che per una determinata ora in Italia serviranno 15 megawatt/ora, allora controlla le offerte dei vari produttori di energia sia rinnovabile che non.

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Ogni produttore presenterà il proprio prezzo, ed è evidente che chi produce da centrali solari, avrà un prezzo molto competitivo nelle giornate di sole. Il produttore da centrali idroelettriche, avrà un prezzo alto nel momento in cui dovesse sopraggiungere una fase di crisi idrica.

Sulla base delle offerte, si parte scegliendo quella più economica, salendo poi fino a quella più costosa per andare a coprire il fabbisogno energetico del periodo preso in considerazione. Il prezzo totale poi aumenta perchè nel mercato dell’energia si utilizza il Sistema di Prezzo Marginale.

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Questo significa che se noi paghiamo un prezzo elevato per l’ultima parte di energia che ci serve, allora sarà anche la cifra che pagheremo per tutta l’energia che staimo acquistando. Tornando ai 15 megawatt/ora di cui abbiamo parlato qualche riga sopra, arriviamo ad acquistarne 14 ad un buon prezzo.

Se per l’acquisto dell’1 che ci manca dobbiamo pagare 600 euro, allora diventerà il prezzo di tutta l’energia che stiamo comprando. Il Sistema di Prezzo Marginale è un’invenzione recente pensata per spingere i produttori ad investire sulle fonti rinnovabili.

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