Per un corretto smaltimento dei rifiuti ingombranti occorre rispettare una semplice guida, per fare la differenza in termini ambientali.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUITECI SU INSTAGRAM
Quando si effettuano una corretta raccolta differenziata e uno smaltimento efficiente, bisogna conoscere il materiale che si sta buttando. Se materiali in plastica morbida, carta o vetro, sono facilmente smaltibili negli appositi secchi, per i rifiuti ingombranti la questione è più delicata. Lettiere, pannolini di bimbi, vecchi mobili e molto altro, che fine fanno? Dove devono essere smaltiti?
Naturalmente, anche per i rifiuti ingombranti esistono delle regole da seguire. Bisogna chiarire l’argomento, proprio per evitare l’abbandono di questi rifiuti o nei secchi sbagliati, o addirittura in strada, un fenomeno assurdo che degrada il nostro territorio. Una lotta contro l’inciviltà e a favore della correttezza che coinvolge anche la Polizia Locale.
Secondo le stime, i dati della raccolta differenziata, dopo un anno di controlli, ha raggiunto il traguardo soddisfacente. Ovviamente, i dati variano da Regione a Regione, ma la media è buona e si denota un certo miglioramento rispetto agli anni precedenti. Nel 2020, ad esempio, la media arrivava al 73%. Molto interessante, inoltre, è il dato relativo alla raccolta della plastica, aumentata del 12%.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Allevamenti intensivi, Greenpeace denuncia: “Sono inquinanti e troppo cari”
Dei rifiuti raccolti e differenziati, quasi il 60% può essere riciclato e riutilizzato. Ciò mette in luce l’importanza vitale di una buona raccolta e di un buon riciclo. Il recupero di materiale è fondamentale per diminuire l’impatto dell’uomo sull’ambiente e per risparmiare risorse primarie. Secondo le direttive europee, è necessario recuperare almeno 55% dei rifiuti entro il 2025.
Entro il 2030 bisognerà raggiunge un riciclo del 60%, per poi arrivare al 65% entro il 2035. Un obiettivo difficile da raggiugnere, ma non impossibile, se tutti facciamo il nostro dovere. Secondo le stime di Ispra, l’Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, in Italia siamo indietro rispetto agli altri Paesi europei. Ad oggi, il nostro riciclo si aggira attorno al 50%, quindi andiamo a rilento.
Bisogna contrastare l’inciviltà e combattere l’abbandono dei rifiuti ingombranti. Per ogni area urbana è prevista la raccolta di questi rifiuti. In ogni caso, le normative alla base della gestione dei rifiuti ingombranti è sempre la stessa. Per rifiuto ingombrante si intende una tipologia di rifiuto per la quale non è previsto alcun conferimento in casa.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Jeans giapponesi, realizzati con gli scarti della birra
Dipende dalla composizione, quindi dai materiali, e anche dalle dimensioni. Parliamo di mobili, oggettistica, valigie, lampadari, ma anche lettiere e pannolini. Per smaltire questi rifiuti, ci si può recare all’isola ecologica del proprio Comune, oppure sfruttare il servizio di raccolta a domicilio tramite prenotazione. Ma c’è una terza possibilità, nel caso di oggettistica e arredamento, ma anche di abbigliamento: vendita online o mercatini dell’usato.