La crisi climatica si abbatte su tutto il pianeta, un danno per tutti quanti, ma i poveri subiranno i problemi maggiori.
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Gli effetti devastanti della crisi climatica si fanno sentire sempre di più in tutto il pianeta. Tutti quanti subiamo i danni dello stravolgimento climatico, con temperature da record, caldo anomalo, prolungata siccità, emergenza di acqua e di cibo. Inoltre, a tutto ciò, si sommano le catastrofi naturali, come valanghe, smottamenti, sciogliemento dei ghiacciai, uragani, inondazioni, incendi.
Nessuno è immune dalle catastrofi e forse è troppo tardi per ribaltare la situazione. Tuttavia, si può rallentare la crisi climatica. Si possono contrastare gli effetti negativi e anomali del clima, agendo correttamente, prendendo le giuste precauzioni. Tuttavia, a subire i danni maggiori, saranno i poveri e i Paesi meno avanzati.
Da decenni si conosce bene la situazione, e non si è fatto nulla per arginare la furia dei cambiamenti climatici. Una ricerca tutta italiana, condotta dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che riguarda questo fenomeno, rivela che la crisi climatica spinge verso la povertà circa l’86% del Paesi del mondo, acuendo la disuguaglianza di reddito tra ricchi e poveri.
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Insomma, i poveri saranno sempre più poveri, la classe media sarà sempre meno presente, e i Paesi meno avanzati saranno destinati alla catastrofe. La ricerca ha analizzato la disparità di reddito relativa agli ultimi 40 anni, in tutte le nazioni del mondo. Ad esempio, le nazioni che hanno un’economia basata principalmente sull’agricoltura, hanno generato nel tempo sempre meno reddito.
Le anomalie climatiche, che ovviamente si ripercuotono sul settore agricolo, fanno sprofondare l’economia di un Paese intero, trascinando nella povertà tutti i cittadini più disagiati. I cambiamenti climatici mettono in pericolo la sopravvivenza di interi popoli. Si evidenzia una disparità tra i pochi ricchi e i tantissimi poveri nel mondo. Una situazione davvero allarmante.
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L’86% dei Paesi nel mondo diventerà sempre più povera e aumenterà la disparità di circa il 45% nei Paesi meno sviluppati. Ma l’aumento, secondo gli autori della ricerca, potrà raggiungere, in alcuni casi, anche il 78% di disparità. Il futuro prossimo è in serio pericolo, e tutti quanti ne saremo coinvolti. E la cosa che preoccupa di più è che nessuno fa niente.