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Per molti paesi l’acqua non è affatto un problema. Nemmeno quando non piove da molti mesi e viene proclamata l’emergenza siccità. L’acqua, infatti, troppe volte è stat considerata con un bene scontato. Un qualcosa facile da avere con le quali innaffiare le piante o dissetarsi o lavarsi. D’altronde basta aprire un rubinetto per goderne.
Ma non sempre è così. Infatti molti paesi, situati nelle zone più povere del mondo, affrontano quotidianamente l’assenza dell’acqua e la relativa siccità che contribuiscono all’impoverimento della zona. Un esempio? L’Etiopia. Ma propio in questo paese africano sono state insatallate, oramai nel 2015, le Warka Water.
Warka Water, il progetto italiano per ricavare acqua dall’aria
Warka Tower (Foto Instagram)
Le Warka Water sono un progetto italiano ideato dall’architetto Arturo Vittori. L’uomo, durante un viaggio in Etiopia nel 2013, era rimasto colpito dalla quantità di donne e bambini che, ogni giorno, dovevano affrontare molti km per portare l’acqua al villaggio. Acqua, tra l’altro, non potabile e che veniva condivisa con gli animali della zona. Ma non solo perché Vittori rimase colpito dall’assenza di acqua corrente, elettricità e servizi igienici. E proprio per questo decise di avviare il progetto della Warka Water.
Queste torre hanno la capacità di raccogliere la pioggia piovana, ma anche quella presente nell’atmosfera ricavandola dall’umidità e anche dalla condenza prodotta dagli sbalzi di temperatura. L’acqua ricavata poi viene filtrata e, successivamente, distribuita agli abitanti del villaggio.
Warka, in etiope, vuol dire “albero di fico”. Questo non è altro che uno dei simboli della popolazione che ne sfrutta l’ombra soprattutto quando la comunità si raduna in assemblea. E proprio nello stesso modo è stata pensata e sviluppata la Warka Water visto che queeste svolgono anche una funzione sociale. Rispetto alle prime, create e installate nel 2015, queste torre sono state evolute. I nuovi modelli ora sono dotate anche di pannelli solari così da poter produrre anche energia elettrica. In questo modo le persone hanno la possibilità di ricaricare i propri dispositivi elettronici e sfruttare l’illuminazione per svolgere le attività anche dopo il tramonto. Mentre l’acqua che viene ricavata può essere sfruttat per coltivare un piccolo orto.
