Il dato sulla disoccupazione è emerso da un rapporto presentato da ActionAid e dalla Cigl. I numeri sono davvero preoccupanti
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUITECI SU INSTAGRAM
Sono stati pubblicati i numeri sulla disoccupazione in Italia. E, purtroppo, non sono affatto buoni. A renderli noti un rapporto pubblicato da ActionAid e dalla Cgil che lanciano un vero e proprio allarme generazionale con numeri davvero preoccupanti.
Soprattutto se questi vengono paragonati con il resto dell’Europa. Infatti in questa speciale classifica l’Italia è all’ultimo posto per numero di giovani Neet, acronimo per Not in Education, Employment or Training che indica persone che non lavorano, non cercano un impego e che non studiano e non si formano. Una categoria che comprende ragazzi e giovani, di ambo i sessi, la cui età va dai 15 ai 34 anni.
Italia (purtroppo) prima in Europa per Neet
Secondo i dati nel 2020 i disoccupati italiani che non studiano e non cercano lavoro sarebbero più di 3 milioni. Di questi più della metà, 1,7 milioni, di sesso femminile. Questo terrificante quadro è stato dipinto nel Rapporto “Neet tra disuguaglianze e divari. Alla ricerca di nuove politiche pubbliche” stilato da ActionAid e Cgil. In questo si mettono in risalto le disuguaglianze territoriali, di genere e di cittadinanza. Il documento, poi, è stato consegnato sia al nuovo governo e al Parlamento insieme a una serie di raccomandazione per indirizzare le politiche nazionali e territoriali per i giovani.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Settimana corta, è tutto pronto per iniziare: la data della svolta
Il picco maggiore di giovani disoccupati e che non si formano è al Sud Italia: circa il 39 %. Un dato molto importante soprattutto se paragonato al 23% del Centro Italia, al 20% del Nord-Ovest e al 18% del Nord-Est. Ma non regione italiana che non superi l’incidenza media dei Neet europea che, nel 2020, si aggirava intorno al 15%.