Sempre più persone, per combattere il caro bollette, decidono di installare i pannelli solari in casa. E ora ci sono anche i bonus regionali
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Le bollette dell’elettricità hanno subìto, negli ultimi mesi, un forte aumento – circa il 60% – causato dalla guerra in Ucraina, mossa a febbraio scorso dalla Russia, ma anche dai tanti speculatori presenti alla Borsa di Amsterdam. E per questo che il Governo Draghi prima e quello Meloni ora, sono alla ricerca di un accordo per fissare un tettomassimo con le altre nazioni europee.
Ma non solo perché l’Italia ha scelto anche di intraprendere una politica su le energie rinnovabili. Una politica che punta anche nell’elargire dei bonus ai cittadini per l’installazione di pannelli solari nelle proprie casa. I famosi eco-bonus. Ma oltre a questo, alcune regioni hanno messo dei cittadini alcuni bonus.
Bonus regionali per i pannelli solari
Questi bonus prevendono l’installazione sui tetti delle case di pannelli solari destinati all’autoconsumo. Si tratta di contributi a fondo perduto destinati ai privati e ai condomini. Ad elargirli, però, non sono tutte e venti regioni. Infatti solo Friuli Venezia Giulia e Sardegna, al momento, hanno previsto questa forma di aiuto per i rispettivi cittadini. La regione del Nord est italiano ha previsto che i fondi disposizione sia dedicati per gli interventi di installazione compiuti in questa fine dell’anno. L’Isola, invece, ha permesso l’ingresso in vigore da gennaio del prossimo anno, il tutto all’interno del reddito energetico per il quale è previsto un bando specifico.
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Il Friuli Venezia Giulia ha messo a dispozione, per il finanziamento dell’installazione dei pannelli solari, un fondo da 100 milioni di euro. Un vero e proprio Ecobonus regionale per l’efficientamento energetico da parte dei privati. Questo aiuto è destinato a tutte le case, sia che siano prima casa che seconda, ai condomini con un solo obiettivo: annullare il costo dell’installazione degli impianti che garantiscono un autoapprovvigionamento energetico così da ridurre il costo delle bollette. In più questi possono si potranno sommare alle detrazione regionali. Ma c’è dell’altro perché il Fondo – come dichiarato dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Fedriga – sebbene sarà istituito a inizio 2023 avrà effetto retrattivo di qualche mese.
La scelta della Sardegna
Diversa, invece, la strada intrapresa dalla Sardegna dove, sebbene rimanga l’obiettivo di supportare il passaggio all’energia rinnovabile. Qui i fondi disponibili sono pari a 5 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024 e potranno essere richiesti secondo il principio del reddito energetico per le famiglie a basso reddito. Nell’Isola sarà creato un fondo energetico regionale che sarà alimentato grazie ai contributi per la cessione al GSE dell’energia che non verrà autoconsumata. La Regione, dunque, contribuirà all’acquisto e all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a favore degli utenti che stipuleranno convenzioni con il GSE, dove la priorità sarà per coloro che vivono in condizioni di disagio socioeconomico.
