Per contenere gli sprechi prodotti mentre si cucina, risulta fondamentale riutilizzare gli scarti. Un esempio? Le bucce di cipolla
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I grandi chef – quelli stellati – oramai sono diventate delle vere e proprio star dei palinsesti televisivi. Questi, oltre che stare dietro i fornelli delle loro cucine, passano molte ore nei vari programmi. Alcune volte conducono, altre, invece, sono ospiti. Ma a prescindere dal ruolo che hanno all’interno del format, i cuochi spiegano l’importanza dell’utilizzo in cucina, e non solo, del riuso dei così detti scarti alimentari.
Ovvero tutto quello che viene prodotto in cucina, anche quella di casa. Basta pensare, ad esempio, alle ossa che invece di essere buttate, queste possono essere sfruttate ancora per la preparazione di un brodo. E la stessa cosa vale le lische e le bucce delle verdure. Così facendo si contribuisce a ridurre gli sprechi, in un settore, dove questi sono tanti. E, alla lunga, incidono sui costi. Ma gli utilizzi di questi non si fermano alla sola cucina. Ad esempio con la buccia della cipolla si può creare un grandioso fertilizzante.
Trasformare le bucce di cipolla in fertilizzante
La cipolla è uno degli alimenti maggiormente utilizzanto in cucina. Non a caso questo ortaggio è alla base di moltissime preparazioni. Dalla soffrittto, alla carne, alcuni determinati sughi ma anche il risotto. Quando questa viene utilizzata, prima di essere tagliata, deve essere per forza sbucciata. Non bisogna dimenticar che questa è composta da tantissimi strati sottilissimi che potreggono il prodotto interno. Ma questi fogli, invece di essere gettati nel bidone dell’umido, possono diventare un ottimo fertilizzante per le vostre piante.
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Il bulbo di cipolle contengono moltissimi elementi nutritivi come le vitamine B e C. Ma anche potassio, fosforo, calcio e manganese. Le foglie, invece, contengonono anche vitamina A e, inoltre, sono estremamente ricche di vitamine K. Questi elementi sono eccellenti per le piante. E di conseguenza sono eccellenti per diventare fertilizzanti. Il processo è, tra l’altro, molto facile.
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Infatti una volta pulite le cipolle e cucinate prendete le bucce – circa un pugno – e versarle in un contenitore con un litro di acqua calda. Lasciate in infusione per 24 ore così che le sostanze e i minerali contenuti passino dai fogli all’acqua. Il giorno seguente, l’acqua avrà assunto una colorazione rossatra-marrone. Filtrate il liquido passandolo in un colino e non vi resta che utilizzarlo sulle vostre piante.
