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Dispositivi elettrici lasciati in stand-by: è questo il reale consumo

Per molti dispositivi, non basta spegnerli per staccare la corrente e risparmiare sul consumo, bisogna tener conto dell’ stand-by.

Spia dello stand-by (Canva)

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In casa abbiamo tantissimi dispositivi elettrici i quali, nonostante siano apparentemente spenti, continuano a consumare energia, e perciò a incidere sul costo delle bollette. È il cosiddetto stand-by, ossia la pausa di un elettrodomestico o di un dispositivo elettronico. Ciò non significa che questo sia spento del tutto. Bisogna tener conto del suo consumo energetico. Quanto vale?

Basta guardarsi attorno e osservare la propria abitazione. Si ci si concentra, si possono notare una serie infinita di spie luminose, di colore rosso, giallo o blu. Sono tutte le spie dello stand-by, ma a volte neanche son presenti. Significa che questi apparecchi continuano a consumare corrente anche da spenti. Qual è il loro reale consumo? Vediamo qualche piccola accortezza per risparmiare energia e denaro.

Le spie dello stand-by dei dispositivi elettrici, che consumo hanno?

La spia della TV (Canva)

Si tratta di abitudine. La vita è frenetica e talmente incasinata che spesso ce ne dimentichiamo. Spegniamo un dispositivo elettrico lasciando la spia luminosa accesa. Praticamente, lo mettiamo in pausa, a ridotto consumo energetico, ma pur sempre di consumo si tratta. La buona norma, invece, prevede lo spegnimento totale, oppure il distacco dalla presa, soprattutto per quanto riguarda la “carica fantasma”.

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Che cos’è la carica fantasma? È l’energia prodotta da un dispositivo attaccato alla presa di corrente, ma non collegato con un apparecchio. Solitamente, sono i caricabatterie a produrre la carica fantasma, come il caricatore del telefonino, oppure quello del computer, o anche la macchinetta del caffè sempre accesa, che dopo un po’ sembra spegnersi, ma non è così. Questi, se lasciati attaccati alla presa, continuano a consumare.

Comprendere il dispendio energetico fantasma è importante per controllare i consumi di casa. Secondo recenti stime, il consumo fantasma medio in Europa si aggira sui 305 kWh ogni anno e per ogni abitazione. Praticamente più del 10% del consumo generale totale di una casa. l’Europa, complice il benessere generale, spreca una quantità enorme di energia, semplicemente lasciando in pausa i dispositivi.

Quanto ci costa il consumo elettrico in stand-by

Spia accesa dello stand-by (Camva)

Questa “pausa” comporta quasi 20 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’aria ogni anno. Secondo l’International Energy Agency, il consumo dello stand-by si aggira attorno al 15% nel mondo, tutta energia che potrebbe essere risparmiata, semplicemente staccando i dispositivi. Prendere alcune piccole accortezze per risparmiare sui consumi è d’obbligo e non costa nulla.

Basta staccare i dispositivi in carica, spegnere correttamente gli elettrodomestici, oppure acquistare apparecchi a ciclo fantasma interrotto. O ancora, munirsi semplicemente di una ciabatta con tasto di accensione e spegnimento, alla quale collegare i vari apparecchi. Ma quanto ci costa lo stand-by? Non si può quantificare in modo concreto.

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Il consumo dipende da vari fattori, come la classe energetica degli elettrodomestici, il tipo di alimentazione casalinga e l’uso che se ne fa di un apparecchio. I nuovi dispositivi meno energivori sprecano 1 watt ogni ora, quindi circa 5 euro all’anno. Una cifra irrisoria, rispetto ai dispositivi più vecchi. Tuttavia, se si sommano tutti gli apparecchi in casa, la cifra sale. Ad esempio, un televisore di una decina di anni, quindi neanche troppo vecchia, arriva a consumare più di 50 euro l’anno, solo in stand-by.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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