L’11 novembre si è festeggiato San martino, il santo che ci accompagna nel buio dell’inverno regalandoci alcuni giorni di sole
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In molte zone d’Italia, ancora oggi si festeggia il giorno dedicato a San Martino. Nelle credenze popolari, il Santo porta con sè alcuni giorni di sole e di un certo calore che ricorda gli ultimi giorni d’estate.
E’ una festa conosciuta anche all’estero, in particolare nei paesi anglosassoni, dove è chiamata Indian Summer, o in alcuni paesi di lingue slave, dove è conosciuta come Bab’s Leto. E’ anche il giorno in cui si accendono le lanterne, la cui luce, secondo Rudolf Steiner, ci aiuta ad affrontare il buio dell’inverno, ormai, prossimo.
L’estate di San Martino, una leggenda diventata realtà
Martino di Tours, che noi conosciamo come San Martino, un giorno, mentre era a cavallo, incontrò un mendicante seminudo che tremava sotto un acquazzone. Il Santo prese la sua spada e tagliò il suo mantello di lana a metà, e ne regalò un pezzo al mendicante.
La leggenda narra che il suo gesto fu così apprezzato da Dio, che il cielo si schiarì e la temperatura divenne, all’improvviso, così mite da ricordare gli ultimi giorni d’estate. Inoltre, in quei giorni, un tempo, si rinnovavano i contratti agricoli autunnali, da qui il detto popolare: fare San Martino, cioè traslocare.
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Erano i giorni in cui si aprivano le botti per il primo assaggio del vino nuovo, che, generalmente, veniva abbinato alle castagne. Esiste anche una spiegazione scientifica a questo fenomeno metereologico.
Molti esperti, infatti, concordano sul fatto che questa fase di tempo particolarmente stabile è da ricondursi all’espansione dell’anticiclone della Spagna verso il Mediterraneo. E’ un fenomeno che si presenta ciclicamente con le relative condizioni di alta pressione, le alte temperature e il bel tempo.
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Quest’anno, però, molte regioni d’Italia stanno vivendo un’estate di San Martino più lunga del solito, ed anche le temperature sono più elevate rispetto a quelle degli anni passati. I nostri agricoltori festeggiano il capodanno agricolo, ma, sembrerebbe, con uno spirito diverso rispetto agli anni passati.
In campagna, pare che le attività siano piuttosto ridotte. Si raccolgono le olive, ma, a causa della mancanza di piogge, il terreno è troppo sodo per essere arato. Questo non permette di seminare i cereali, e, al contrario, i campi seminati, poichè sono secchi, non portano frutti. Mentre sugli alberi, non cadono le foglie e spuntano le gemme.