Durante la Cop 27, che si sta svolgendo in questi giorni in Egitto, è emersa la figura di Mia Mottley un’eroina della giustizia climatica
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In questi giorni, a Sharm el-Sheikh, Egitto, si sta svolgendo la COP 27, ovvero la XXVII Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Lo scopo di questo incontro è quello di riunire gli Stati affinché portino avanti un’azione coordinata per il clima, mentre il pianeta si trova ad affrontare ondate di calore, incendi e inondazioni senza precedenti.
E in questi incontri è emersa una figura, sconosciuta ai più, che con il suo discorso si è guadagnata il titolo di eroina dell’ambiente. Ovvero Mia Mottley, premier classe 1965 delle Barbados, che ha parlato di giustizia climatica in termini diretti, semplici e concreti. Una donna che farà parlare per molto tempo di lei.
Come Mia Mottley ha stupito il mondo
Probabilmente quando era stato programmato il discorso del Primo Ministro delle Barbados, nessuno si sarebbe aspetto un discorso così importante e diretto. Un speech, avvenuto circa 6 giorni fa, che è entrato nella storia della COP 27. Grazie all’utilizzo di termini concreti, semplici e diretti Mia Mottley ha affrontato senza nessun timore gli altri leader sia la realtà dei fatti e la banalità delle scelte compiuti fino a quel momento. Ma come serve agire senza se e senza ma, perché c’è la capacità collettiva di trasformare.
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La premier delle Barbados ha sottolineato quanto sia importante la cooperazione tra le nazioni utilizzando una metafora egizia, in onore del Paese che sta ospitando la Conference of the Parties contro il cambiamento climatico. La Mottley ha infatti spiegato come trovandosi nella terra che ha costruito le Piramidi, i Paesi sono consapevoli di come rimuovere la schiavitù. Ma anche come in due anni sia stato sviluppato il vaccino contro il Covid durante un pandemia mondiale. Il primo ministro ha poi lanciato un attacco sottolineando come non possa bastare la semplice volontà politica necessaria per fare promesse durante la conferenza. Queste devono essere mantenute per fare la differenza nella vita di tutte le persone. Fatti che ancora mancano.
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Ma non solo perché la Mottlley, durante il suo discorso ha affermato come le impostazione degli speech pronunciati fino a quel momento fosse chiara. L’unica cosa che “dobbiamo fare è cercare di capire perché non si stia facendo alcun passo avanti“.