Avete mai sentito nominare la Lithops? Scopriamo di più riguardo questa succulenta a forma di sasso.
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Le piante grasse sono tra le più piante più scelte dagli amanti del giardinaggio alle prime armi per via della loro semplicità di coltivazione.
Dette anche succulente, queste piante sono dotate della straordinaria capacità di immagazzinare acqua per lunghi periodi, arrivando a resistere anche diversi mesi senza acqua.
Una delle piante grasse più bizzarre è sicuramente la Lithops, una particolare succulenta a forma di sasso spaccato in due, scelta proprio per la sua particolare forma.
Appartenente alla famiglia delle Aizoaceaedi, la Lithops è una pianta originaria dell’Africa ed ha dimensioni davvero contenute, il che ne semplifica la coltivazione. Cerchiamo allora di scoprire di più riguardo questa pianta grassa, vedendo come coltivarne una in casa.
La Lithops è una pianta abituata all’arido clima del deserto africano e questa sua caratteristica fa si che la sua coltivazione in ambienti meno estremi come l’Italia sia molto semplice.
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Si tratta infatti di una delle piante grasse con la più alta capacità di immagazzinare acqua, il che vi permette di poter andare in vacanza anche per mesi senza dover annaffiare la pianta.
E’ bene ricordare che rimane pur sempre una pianta abituata all’habitat del deserto africano e ciò significa che per coltivarla dovrete posizionarla in un luogo in piena luce, fonte primaria della crescita di questa pianta. Se dovesse mancare la luce del sole, infatti, la pianta cambierà forma, allungandosi verso l’alto in cerca di luce.
Deserto, però, non significa caldo torrido. Nel deserto, infatti, ci sono forti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, che in alcuni deserti raggiunge anche i 70 gradi di differenza.
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Questo vuol dire che la Lithops non potrà essere lasciata tutto il giorno sotto il sole torrido di Agosto, ma dovrete situarla in un luogo abbastanza ventilato durante l’estate. Il terreno, invece, dovrà essere annaffiato solo quando risulta davvero molto secco e solamente d’estate. Generalmente durante i mesi estivi la si annaffia ogni 15 giorni, mentre in inverno non va mai annaffiata.