Nel deserto le temperature sono freddissime, la notte sono sotto zero: come mai

Il deserto è caratterizzato da temperature freddissime durante la notte. A volte scendono anche sotto lo zero, ma perchè accade? Scopriamolo insieme.

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Perchè nel deserto fa freddo di notte – Foto di Walid Ahmad da Pexels

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Il deserto è uno di quegli habitat considerati quasi surreali e magici, ma realmente esistenti e da visitare almeno una volta nella vita. Il credo comune associa il deserto ad un caldo torrido e letale tanto da impedire alla vita di proliferare in questi ambienti poco ospitali.

Quello che molti non sanno, però, è che i deserti sono soggetti a temperature freddissime che vengono raggiunte al calar del sole. Gli sbalzi di temperatura in alcuni deserti raggiungono persino i 50 gradi, il che basta a farci intuire quanto freddo ci possa essere nei deserti durante la notte.

Ma qual è il motivo di questo enorme e drastico sbalzo di temperatura? Come fanno le piante e gli animali a vivere in queste condizioni così estreme? A darci la risposta ci pensa la scienza.

Perchè di notte le temperature del deserto si abbassano drasticamente?

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Temperatura del deserto di giorno – Foto di Francesco Ungaro

Prima di tutto è bene sapere che non esistono solo deserti caldi ma esistono anche deserti freddi. Il primo esempio che viene in mente è sicuramente l’Antartide, il deserto freddo per eccellenza ed anche il deserto più grande del mondo.

A definire un deserto, quindi, non è la temperatura. I deserti, in realtà, sono delle particolari porzioni di biosfera caratterizzati da una forte carenza di precipitazioni durante l’anno che, per definizione, devono avere un valore annuo compreso tra i 200 e i 250 mm.

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Ed è proprio la carenza di precipitazioni a causargli sbalzi di temperatura. La mancanza di pioggia rende il deserto un luogo estremamente secco con umidità pari a zero. In assenza di acqua, l’aria non riesce quindi a trattenere calore e senza l’acqua non si può trasferire il calore nell’ambiente.

L’eccessivo calore durante il giorno, invece, è una caratteristica dei deserti di sabbia. Ad esempio, ultimamente si sono registrati ben 70 gradi nel deserto di Dasht-eLut, in Iran. Questo picco è dovuto all’incapacità della sabbia di trattenere il calore, facendo si che l’aria si riscaldasse eccessivamente.

Sempre per la stessa incapacità di trattenere il calore della sabbia, le temperature scendono di tanto e molto velocemente durante la notte, aiutate anche dallo scarso tasso di umidità della zona.

Come sopravvivono gli animali alle temperature estreme del deserto

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Dromedari nel deserto – Foto di Ekrulila da Pexels

Date le temperature ai limiti della sopravvivenza viene spontaneo chiedersi come facciano piante ed animali ad adattarsi a questo tipo di habitat. Sicuramente non si tratta dell’ambiente più ospitale in cui stabilirsi per un essere vivente, ma la vita è comunque possibile seppur difficoltosa.

Tra gli animali più diffusi nei deserti troviamo sicuramente i rettili, la cui principale caratteristica è il sangue freddo. Il sangue freddo fa si che la loro temperatura corporea dipende dalla temperatura esterna. Per scaldarsi quindi, i rettili del deserto devono trovare rifugi o ricorrere al mimetismo, cambiando colore.

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Ci sono poi alcuni mammiferi dotati come noi di sangue caldo. Ad esempio, dromedari e cammelli per scaldarsi durante la notte possono fare affidamento sul loro pelo che funge da isolante sia per il troppo caldo che per il troppo freddo.

Quelle che incontrano più difficoltà in realtà sono le piante. Non potendo muoversi devono adattarsi alle condizioni più estreme facendo affidamento solo su sé stesse. Proprio per questo motivo nei deserti si trovano unicamente piante succulente, come i cactus che hanno la capacità di immagazzinare acqua per lunghissimi periodi.