Tessuti sostenibili, è questa la lista che non dovresti mai dimenticare

Anche la moda ha deciso di dare il suo contributo per un mondo più pulito con prodotti green ed ecosostenibili

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Tessuti naturali (Foto di Melissa Manning-Pixabay)

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Vestirsi è sicuramente una necessità. Il nostro corpo ha bisogno di protezione, in particolare nei mesi in cui le temperature sono basse. Ma forse non sappiamo che l’industria dell’abbigliamento è una delle fonti di maggior inquinamento ambientale.

Le emissioni di anidride carbonica sono stimate in 1 miliardo e 200 milioni di tonnellate all’anno, addirittura più dell’intero traffico aereo mondiale. Per non parlare della produzione e manutenzione che costano enormi quantità di acqua, di energia e risorse non rinnovabili.

La lista dei tessuti ecosostenibili

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Tessuti naturali (Foto di jacqueline macou-Pixabay)

Oggi, però, con i nostri acquisti possiamo fare la differenza. Le nostre scelte sono in grado di modificare sensibilmente le tendenze anche per la produzione degli abiti. E’ importante, nel momento in cui acquistiamo un capo di abbigliamento, leggere bene l’etichetta e capire che cosa stiamo comperando.

Esistono anche negozi che vendono solo prodotti ecosostenibili. Possiamo pensare che gli abiti siano troppo cari per il nostro portafogli, ma se ci pensiamo bene, un prodotto di qualità ha una durata superiore rispetto a uno che non lo è.

In più, ed è elemento da non sottovalutare, i tessuti organici rispettano la nostra pelle. Pensiamo alla delicatezza di quella di un neonato. I body in cotone biologico per l’estate e in lana e seta per l’inverno rispettano la sua pelle evitando arrossamenti e pruriti.

Possiamo cominciare fin da adesso a scegliere abiti rispettosi dell’ambiente e pensare che stiamo aiutando il pianeta anche con gli acquisti di ogni giorno. Cerchiamo di comperare maglie in cotone biologico certificato. La sua produzione non prevede l’uso di pesticidi, insetticidi, fertilizzanti chimici e semi OGM.

La fibra di canapa è molto resistente, cresce velocemente e non necessita di grandi quantità di acqua. Inoltre ha una notevole capacità termoisolante e traspirante rimanendo morbida e confortevole. Protegge dai raggi UVA e non irrita la pelle, perchè ha anche proprietà anallergiche e antisettiche.

Altra fibra da scegliere è quella ricavata dal bamboo. I tessuti sono molto resistenti, morbidi, leggeri e traspiranti. Hanno la capacità di rilasciare l’umidità, proteggono dai raggi UV e sono antibatterici e anallergici.

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Altro tessuto ecocompatibile è il lyocell, o tencel. Si tratta di una fibra molto simile alla viscosa, prodotta dalla frantumazione della cellulosa. Il processo per la sua produzione è poco inquinante, i solventi che vengono utilizzati sono atossici e completamente reciclabili. E’ un tessuto biodegradabile, resistente, morbido e traspirante.

Oggi anche il ryon e il modal, tessuti derivanti dalla lavorazione della cellulosa rigenerata, vanno tutti sotto il nome di tencel. Spesso sono aggiunti alle stoffe di cotone, perchè ne migliorano la qualità e la durata.

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Nei negozi, in particolare in quelli di articoli sportivi, è possibile trovare indumenti prodotti con econylon. E’ un tessuto ricavato dai rifiuti e dagli scarti di produzione della plastica. E’ una fibra sintetica, ma anche una delle più ecologiche che possiamo trovare in commercio.

Anche in questo caso leggiamo attentamente l’etichetta e assicuriamoci che l’indumento che stiamo per acquistare sia prodotto interamente con materiale reciclato al 100%. Nella lista dei tessuti rispettosi della natura non dimentichiamo la lana, soprattutto quella rigenerata nel rispetto dell’ambiente e il lino, rigorosamente biologico.

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