Il ciclamino è un bellissimo fiore invernale che ci regala lunghe fioriture, basta seguire pochi accorgimenti per averlo sempre rigoglioso
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Il Cyclamen è un genere di piante appartenenti alla Famiglia delle Primulaceae, dall’aspetto di piccole erbacee tuberose e dai delicati fiori rosati. Il nome deriva dalla parola greca cerchio, forse in riferimento alle radici tuberose rotonde.
Conosciuto fin dall’antichità. Plinio nei suoi scritti lo indica con diversi nomi volgari, tra cui umbilico della terra. E’ un genere appartenente a basse erbacee a carattere cespitoso. La forma biologica prevalente è geofita bulbosa.
Poche mosse per salvare il ciclamino quando il bulbo è molle
Le radici sono secondarie fuoriuscenti tutt’attorno ad un tubero arrotondato. Il fusto è diviso in due parti, una parte interrata, ossia il bulbo, l’altra aerea, fiorale semplice. Le foglie sono unicamente basali, di varie forme, indivise e con un lungo picciolo.
La parte superiore può essere macchiata variamente di bianco, mentre quella inferiore può presentare delle screziature rosseggianti. L’infiorescenza è formata da fiori singoli che possono essere profumati oppure no.
Il frutto è una capsula sferica contenute dei semi. Da tempo diffuso come pianta ornamentale, i primi documenti, sul suo uso nei giardini europei, risalgono, infatti, al 1596. E’ facile da coltivare e molto generoso, con le giuste cure può fiorire per mesi e produrre molte sementi.
Va bene sia in vaso che in piena terra, in ambienti freschi e poco umidi, riparati dal sole estivo. Facciamo attenzione al terriccio, meglio se è con foglie, concimato e mescolato a sabbia. Il tubero del ciclamino è molto sensibile a muffe e marcescenze, potrebbe manifestare segni di sofferenza quando è molle al tatto.
Dobbiamo capire se è possibile intervenire e salvarlo. Le cause possono essere un eccesso di acqua, infezioni fungine, terriccio troppo compatto o poco drenante, il vaso sbagliato o esposizione troppo frequente alla pioggia.
Le foglie potrebbero darci il primo segnale, se le vediamo appena ingiallite controlliamo subito la parte del bulbo che fuoriesce dal terreno. Anche la presenza di specifici parassiti può essere un segnale d’allarme, le lumache rosse o alcuni insetti che saltano, tipo moscerini, prosperano nell’umidità.
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Dobbiamo correre ai ripari, togliamo tutto fuori dal vaso. Tagliamo le radici scure e maleodoranti con delle forbici ben disinfettate.Sarebbe necessario utilizzare anche un prodotto fungicida su quelle rimaste ancora sane.
Lasciamolo quindi all’aria per almeno un giorno, così che tutto l’apparato rimasto posta asciugare bene. Prepariamo un nuovo terreno in un vaso non troppo profondo, sul fondo mettiiamo argilla espansa e poi invasiamo senza pressare la terra.
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Non annaffiamo subito perché le miscele acquistate sono già umide, aspettiamo almeno una settimana. Per cercare di evitare tutto questo o è molto importante annaffiare il ciclamino dal basso senza bagnare direttamente il tubero.
Dobbiamo riempire il sottovaso con un dito d’acqua, aspettare circa un quarto d’ora e in seguito eliminare l’acqua in eccesso e far scolare bene il vaso. Un altro accorgimento importante atto ad evitare marciumi è eliminare foglie e fiori vecchi dal picciolo.