Se amiamo il mondo del naturale possiamo produrre in casa detergenti ecologici da usare per lavare il bucato a mano o in lavatrice
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Per le pulizie domestiche, per lavarsi e per lavare il bucato, il sapone è conosciuto fin dalla notte dei tempi. Alcuni studi archeologici ci dicono che i suoi inventori furono gli arabi. Anticamente erano prodotti con olio di oliva, timo o alloro. Per la prima volta usarono la soda caustica per la saponificazione e che è anche alla base del metodo moderno.
All’uso del sapone, in particolare per il bucato, era molto diffuso l’uso della lisciva, una miscela di cenere del legno o del carbone bollita in acqua e con l’aggiunta di carbonato di sodio e di potassio. Nel corso del XIX° secolo si cominciò la fabbricazione su larga scala del sapone sia per le pulizie e per il bucato.
Il sapone è molto semplice da produrre in casa. Generalmente è un sale di sodio o di potassio di un acido carbossilico alifatico a lunga catena. E’ un preparato per sciogliere le sostanze grasse che macchiano gli abiti, oppure per sgrassare le superfici della casa.
Oggi, nonostante la grandissima scelta che abbiamo, alcune persone decidono di autoprodursi il sapone in casa, come facevano le nostre nonne nel secolo scorso. Per loro l’ingrediente principale era dato dalla cenere del caminetto che usavano per scaldarsi, ma anche per cucinare.
Se abbiamo la possibilità di recuperare della cenere da un caminetto o una stufa a legna, possiamo provare anche noi a produrre un detergente seguendo una ricetta vecchia di millenni. La cenere ha un potere sbiancante molto forte, e con la lisciva potremo avere un bucato bianchissimo con un prodotto completamente naturale.
Il metodo a freddo è più lungo, ma più semplice. Durante i mesi invernali, in un contenitore di plastica, è perfetto un secchio, mettiamo della cenere con dell’acqua fredda. Il rapporto è di 1 a 5, quindi una parte di cenere e 5 di acqua, e lasciamo riposare per 6 settimane. Mescoliamo regolarmente almeno due volte al giorno.
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Nelle settimane la lisciva acquisterà più forza e sarà più caustica. Trascorse le sei settimane, lasciamo riposare per un giorno, in modo che la cenere si depositi sul fondo. Raccogliamo il liquido in superficie con un mestolo e mettiamolo in una bottiglia. La parte della cenere che rimane può essere usata per pulire le stoviglie.
Se non abbiamo tutto questo tempo da dedicare alla produzione del nostro detergente, ho anche una ricetta molto pratica e veloce. Acquistiamo una saponetta di sapone di Marsiglia puro e di origine vegetale. Mettiamo sul fuoco una pentola con 2 litri e mezzo di acqua e portiamo a bollore.
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Nel frattempo grattuggiamo 250 gr del sapone di marsiglia e , nel momento in cui l’acqua bolle, lo aggiugiamo nella pentola. Mescoliamo fino a quando le scaglie non si saranno completamente sciolte. Spegniamo la fiamma e frulliamo con un frullatore ad immersione per un minuto circa.
Se vogliamo possiamo aggiungere qualche goccia di olio essenziale alla lavanda o al tea tree. Aspettiamo che si freddi e versiamo il nostro detergente in una bottiglia di vetro. Lo potremo usare per i capi delicati da lavare a mano oppure direttamente in lavatrice.