Anche le piante soffrono, 4+1 regole per la sopravvivenza

Come ogni essere vivente, anche le piante soffrono, ma per evitare eventuali danni, esistono delle regole per la loro sopravvivenza.

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Filodendro (Canva)

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Ci cono delle regole che possono essere applicate a tutte le piante, di qualsiasi varietà. Coltivare e mantenere una pianta non è sempre così facile, perché bisogna farla abituare al nuovo ambiente, sempre tenendo conto delle sue caratteristiche. Può capitare di acquistare una pianta ornamentale, di metterla in casa, bella ed elegante, e poi, settimana dopo settimana, questa inizia ad appassire.

Gli inconvenienti con le piante sono innumerevoli, tra luminosità, temperatura, irrigazioni, umidità, terriccio e concimi, è un’impresa. Per evitare che le piante possano sfiorire, appassire e seccarsi, bisogna tener conto di alcune regole, che sono sempre le stesse per tutte le specie. Vediamo cosa fare per farle sopravvivere.

Le regole da seguire per far sopravvivere le piante in casa senza stressarle

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Monstera (Canva)

La prima regola consiste nell’osservare con attenzione la propria pianta. Così come ci guardiamo ogni giorno allo specchio, alla ricerca di piccole imperfezioni, anche le piante devono essere guardate quotidianamente e nei minimi particolari. Si devono osservare da vicino le foglie, che sono la zona più evidente di una pianta. Il loro aspetto, infatti, ci suggerisce molto sullo stato di salute di un vegetale.

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Se le foglie sono cosparse di una sostanza appiccicosa, probabilmente sono invase da parassiti, come acari, ragnetti rossi o cocciniglie. Se compaiono delle ragnatele nella parte centrale, con tanto di puntini bianchi, potrebbe trattarsi di acari. Se le foglie presentano margini marroni, significa che il terriccio è troppo bagnato e le radici stanno marcendo.

Perché osservare ogni minimo particolare della pianta

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Alocasia (Canva)

Le foglie gialle e secche indicano troppa acqua somministrata, oppure il contrario, troppa poca acqua. Foglie rugose indicano una temperatura di casa non ottimale, quindi o troppo caldo o troppo freddo. Altra regola da seguire: controllare lo stato delle radici. Così come le foglie, anche le radici ci possono rivelare molto. Da qui, le piante assorbono i nutrienti. Se le radici sono troppo scure e mollicce, probabilmente stanno marcendo per la troppa acqua.

Se le radici sono bianche e fragili, sono malate, attaccate da una fungo. Per rimediare, occorre utilizzare prodotti specifici, inoltre occorre recidere le radici marce e cambiare anche il terreno, fornendo nuovi nutrienti. Stessa cosa per quanto riguarda le foglie. Se queste sono cagionevoli, rinsecchite e marce, meglio potarle. Se l’intera pianta è compromessa, allora bisogna salvare il salvabile.

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Meglio recidere e prelevare le foglie con gli steli che sono ancora sani e ripiantarli. Praticamente, si effettua una moltiplicazione per talea. Infine, l’ultima regola è quella di non demordere mai. Anche se una pianta può sembrare morta, in molti casi potrebbe rigenerarsi da sola. Il consiglio, quindi, è quello di non gettarla mai, basta attendere, proseguendo comunque le cure necessarie.

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