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Punture di insetti, come riconoscerle per trovare (alla svelta) la cura

Tante volte si trovano sul corpo delle bolle. Una causa delle punture di insetti. Riconoscerli è facile così da curarlo per tempo 

Morso di insetto (Foto Pixabay – Modifiche Orizzontenergia.it)

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Nei mesi estivi, ma anche in inverno, sul nostro corpo compaiono delle fastidiose e antiestetiche bolle. Queste causano moltissimi fastidi e prurito. Ma il grande errore, comuni a tanti è quello di pensare che a causarle sia una piccola intolleranza al detersivo oppure che a causarli sia un solo e unico insetto.

Infatti ogni bolla ha un proprietario e ognuna di queste ha delle proprie caratteristiche così da riconoscerle e agire per tempo per curarle.

Bolle causate dai morsi di insetti, riconoscerli così

Morso di zanzara (Foto di 41330 da Pixabay)

E’ bene sottolineare che gli insetti mordono per nurtirsi. Si tratta di un’azione indolore per l’essere umano, ma estremamente fastidiosa. Soprattutto quando ciò avviene più volte. Prima di procedere con una cura è fondamentale riconoscerli ma sorpattutto evitare poi graffiarli perché può scatenarsi un’infezione.

Le punture di api, vespe e calabroni sono uguali. Questi perforano l’epidermide senza però ferire. La zona colpita, nel giro di poco, si gonfia e diventa. In più quella del secondo insetto porta ad avere un polso rapido, nausea, vomito, estremità fredde, sfumatura bluastra delle labbra, delle orecchie e del collo. In caso di questi sintomi è fondamentale recarsi da un medico. L’ape invece, dopo la puntura, muore che rende estremamente riconoscibile la puntura. Se invece l’autore è la vespa causerà, oltre alla pustola causerà mal di testa, febbre alta e un’eruzione cutanea su tutto il corpo.

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Le cimici, invece, effettuano dei morsi enormi. Questi sono poi raggruppati in una determinata zona a gruppi di 3 a 5 punture distanziati di circa 2-4 cm. Questo insetto è molto diffuso nella biancheria da letto o nel materasso. Ma non si può escludere il soggiorno. Un secondo indizio è poi fornito sulle lenzuola dove, in caso di morsi, compaiono delle piccole macchie nere – ovvero gli escrimenti – o chiazze di sangue.Altro animale che si nutre del nostro sangue è la formia rossa. Durante queste azione viene rilasciato una tossina che causa una relazione allergica.

Sebbene in pochi ne siano a conoscenza anche mosche e moscerini possono mordere. Si tratta di piccole macchie rosse, molto dolorose e estremamente pruriginose. Le mosche colpiscono le zone scoperte del coperte e mordono il cuioio capelluto. Ma, al contrario dei moscerini, non mordono il volto. Quest’ultimi sono per molto più dolorose perché non contiene anestetico. In caso di dolore acuto si può utilizzare dell’idrocortisone o la calamina da passare sulle zone colpiti. Per allievare il dolori sono ottimi anche i bagni di farina e l’aloe. Da non sottovalutare invece il morso della pulce. Questa colpisce, anche ripetutamente, gambe, ascelle, cavità poplitea, e vita. I segni, solitamente, sono a grappolo. Si tratta di piccoli gonfiori di color rosso. E’ importante poi pulire e disinfettare la zona colpita. In caso di prurito passare una soluzione di aceto di mele e acqua.

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Il morso del ragno, sebbene molto raro, è estremamente riconoscibile visto che compaiono due forellini. Subito dopo rimangono spiacevoli sensazioni che rimangono 2-3 giorni, mentre l’epidermide impiegherà 2 settimane per ricostituirsi. Discorso particolare invece per gli scorpioni ma la reazione è sempre la stessa: dolore, bruciore e prurito. Ma varia la forza dei sintomi. Altri segni che compaiono sono gonfiore, prurito, bruciore, gonfiore, tachicardia, nausea, convulsioni, intorpidimento.

I tafani, invece, rilasciano un segno estremamente evidente. In più la zona colpita è caratterizzata da un gonfiore. La zona è molto calda. E’ importante intervenire per tempo perché si rischia un’infezione batterica, ma soprattutto il tafano è un portatore di tularemia, antrace, filariosi. Riconoscere una puntare di una zanzara, invece, è molto facile da riconoscere: bolle rose dai contorni circolare. Infine la zecca è uno dei rischi in cui ci si può imbattere nella foresta. Nella zona morsa compariranno delle macchie rosse circondate da una macchia rossa con un cerchio di diversi centimentri al cui centro ci sarà un punto nero o rosso.