Tegole fotovoltaiche al posto dei pannelli sui tetti per risolvere i problemi di estetica e ingombro: vediamo di cosa si tratta
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La ricerca tecnologica nel campo delle energie rinnovabili ha compiuto notevoli balzi in avanti nel rispetto della corsa alla transizione energetica di tutti i paesi. Le innovazioni sono in continua evoluzione e ricerca e scienza lavorano alacremente per ideare e produrre strumenti sempre più efficaci e meno impattanti sull’ambiente.
L’efficientamento energetico degli edifici privati e non, ha visto nel fotovoltaico il suo cavallo di battaglia, pur evidenziando alcuni punti deboli. La produzione di energia elettrica grazie alla cattura e alla trasformazione dei raggi solari si è dimostrata vincente ma paga il prezzo dell’eccessivo ingombro e dell’impatto antiestetico architettonico.
In una sorta di sodalizio tra tecnologia ed architettura nascono le tegole fotovoltaiche, in risposta ai limiti della tecnologia green. Soluzione alternativa ai classici pannelli, le tegole si candidano per essere la scelta migliore in contesti urbani storici o con minor spazio di ingombro. Il sistema consente di avere l’efficienza fotovoltaica senza invadere l’estetica dei tetti d’epoca o, comunque in generale, le coperture dei palazzi e delle case nei centri storici e non solo.
Garantiscono dunque una perfetta integrazione con i tetti, eliminando del tutto l’impatto antiestetico che invece hanno i moduli fotovoltaici. Inoltre il sistema architettonicamente integrato con l’involucro edilizio svolge anche una funzione impermeabilizzante. A livello estetico il prodotto innovativo richiama infatti in tutto e per tutto una tradizionale tegola per tetti.
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La differenza con le tegole tradizionali è la presenza di elementi tecnologici in grado di renderla funzionale per la produzione di energia elettrica. In pratica vengono inserite piccole celle fotovoltaiche in silicio e le tegole sono collegate le une con le altre formando un vero e proprio impianto solare, a zero impatto paesaggistico.
Una soluzione di design, un elegante elemento estetico in grado di superare i vincoli paesaggistici che impediscono l’installazione del fotovoltaico in luoghi di alto interesse storico e artistico. In commercio esistono più tipologie di tegole fotovoltaiche che differiscono in forma e materiali ed ogni Paese ne predilige un tipo piuttosto che un altro.
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L’Italia sceglie sempre il cotto, di color mattone che ben si integra con i tetti di molti centri storici del Bel Paese. Ma la varietà si è ampliata ed ora in commercio si trovano le tegole trasparenti fatte in vetro o plexiglass, realizzate con sali organici, che si adattano ad ogni tipo di copertura. Essendo trasparenti, oltre a captare i raggi solari nelle frequenze dell’ultravioletto e infrarosso, lasciano passare la luce naturale.
Coppi tradizionali, tegole marsigliesi o portoghesi, le differenze sono solo nella disposizione degli elementi fotovoltaici, che a seconda vengono posizionati nella parte centrale, oppure sulla superficie piana. I coppi fotovoltaici invece presentano la classica realizzazione in argilla con materiale fotovoltaico flessibile che segue le linee adattandosi alla forma originale bombata del coppo.