In Spagna i tori sono nuovamente protagonisti di tremende torture. Un altra tremenda tradizione, ma questa è sconosciuta ai più
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Il connubio tori-Spagna fa venire alla mente, senza pensarci troppo, le corride o la sanguinosa corsa di questi animali per le strade di Pamplona. Tradizioni che continuano a resistere nonostante il cambio dei tempi e le molte proteste di animalisti e non per tutelare questi splendidi animali.
Ma in pochi sono a conoscenza di un’altra tremeda crudeltà che questi animali devono sopportare in Spagna. Un’altra cruenta tradizione lontanissima che risale, addiritura, al 1559 in cui il toro viene bruciato con una torcia. Una vera e propria festa in Spagna.
Toro Jubilio, un’altra inutile crudeltà
Questa manifestazione – o meglio tortura – viene celebrata a metà novembre di ogni anno a Medinaceli, un piccolo comune della regione Castilla y Leon, di appena 737 abitanti. Qui un toro viene immolato per portare avanti un’antica tradizione: il “toro jubilio”, meglio noto come “toro del fuoco”.
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Una tortura fisica e psicologica per l’animale molto lunga. Infati il toro, dopo essere stato, viene portano al centro del paese tra gli applausi del pubblica in una notte di metà novembre. Qui lo aspetta un’arena colma di ceneri ardenti. Ma non solo perché poi ci sono anche cinque falò che circondano il grande animale. Quest’ultimi rappresentano ogni martire della cittadina. Ma il peggio deve ancora arrivare.
Infatti, secondo il rituale, l’animale viene immobilizzato e ricoperto di fango e, come se non bastasse, gli viene fissata attorno alle corna un’asse di legno. E alle estremità di questa tavoletta sono poste delle imbottiture di cotone e pece. Con una fiaccola poi la testa dell’animale viene letteralmente accesa.
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Tra mille dolori e sofferenze l’animale inizia a dimenarsi in ogni direzione cercando di sfuggire alle fiamme. Impaurito e disorentato il toro avanza tra i cittadini mentre questi lo pungolano. E con il calore la pece gli cola sugli occhi e sulla pelle ustionandolo. Il toro, tra fuochi d’artificio e le grida delle gente, cerca di liberarsi dall’asse battendo la testa più e più volte. E, molte volte, l’animale muore. Come successo durante l’ultimo toro jubilio di quest’anno. La causa è stata l’iperventilizzazione ma la bocca era insaguinata. Il giorno dopo l’animale, come tutte le altre volte, è stato spedito al mattatoio dove è stato macellato.