Le fasi lunari influenzano davvero la nostra vita e quella dell’agricoltura? Che cosa c’è di vero in tutto questo?
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La luna, in particolare, nei tempi antichi, ha sempre avuto un ruolo fonadementale nella vita delle persone. Nelle credenze popolari è sempre stato un punto di riferimento importantissimo, soprattutto per il mondo contadino.
Nella mitologia lo stesso nome del nostro satellite deriva da quello di una divinità: Luna, appunto, che corrisponde alla dea greca Selene, raffigurata come la luna piena. Tantissime e di ogni genere sono le leggende che hanno, nel tempo, colorato questo satellite dalla luce soprannaturale e mistriosa. Pensiamo ai lupi mannari, ai sabba magici delle streghe e tanto altro ancora.
Naturalmente molte notizie legate alla forza della luna sulla nostra vita sono legate alle credenze popolari. Un tempo poche informazioni erano accertate dalla scienza. Anche se, e lo possiamo accertare anche da soli, tagliare i capelli in luna crescente li farebbe crescere più forti e folti.
Così come i periodi fertili di una donna avevano una stretta correlazione con la luna. Il parto stesso, un tempo il termine di una gravidanza non veniva calcolato dal medico, ma semplicemente si aspettava che fossero passate nove lune dal concepimento.
La vita era legata ai ritmi delle stagioni e delle fasi lunari. I contadini erano molto ligi nel seguire i detti e i proverbi raccontati e imparati dai propri avi. Per l’agricoltura biodinamica, per esempio, è fondamentale seguire determinati riti legati proprio alla luna.
E’ stato scientificamente dimostrato che esiste un legame importante tra le maree atmosferiche causate dalla luna, la semina e la raccolta degli ortaggi e dei frutti. Inoltre, anche che la luce lunare penetra più profondamente nel terreno di quanto non faccia il sole durante la giornata.
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Questo significa che la luna influisce positivamente e direttamente sul processo germinativo dei semi. E’ una spiegazione al fatto che, ancora oggi, molti agricoltori e viticoltori, si affidano alla luna per avere prodotti di valore e ricchi di nutrienti.
Per noi italiani, per i quali la produzione del vino è considerata un’arte vera e prorpia, seguire la tradizione è un vanto e un’eccellenza. Oggi, certamente, non è così facile. Le richieste del mercato, spesso, non permettono di seguire certe tempistiche.
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Per fortuna esistono cantine che hanno fatto della lentezza e della tradizione un punto di forza. Quindi gli antichi detti: “Chi pota a gennaio, pota al grappolaio”, o “Chi nel marzo non pota la sua vigna perde la vendemmia”, sono ancora dei punti fermi da seguire.
Del resto, è stato dimostrato, che la luna influisce sulla qualità del vino. Imbottigliare in fase crescente permette di ottenere ottimi vini frizzanti, mentre in fase calante permette di ottenere un ottimo risultato per i vini a lungo invecchiamento. La prima luna nuova di Marzo, invece, è perfetta per qualsiasi tipologia di vino.