Quando scegliamo gli abiti da indossare e vogliamo che siano sostenibili, siamo sicuri che sia davvero così?
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Noi consumatori stiamo diventando sempre più attenti ed esigenti nell’ambito del consumo. Desideriamo sapere come i prodotti vengono creati ed assicurarci che modi, tempi e luoghi siano consoni e in sintonia con l’ambiente.
La moda sostenibile si propone di rispettare la natura, in tutte le sue fasi di lavorazione, fino ad arrivare alla distribuzione ed alla vendita. Le materie prime sono certamente da ricercarsi in quest’ottica e sono strettamente connesse con la riduzione degli sprechi di acqua ed energia.
La moda sostenibile è davvero tale?
Chi si occupa di mercato sostenibile ha a cuore la qualità della vita e l’attenzione all’ambiente, che sono alla base del benessere della popolazione mondiale. L’aria, infatti, è sempre più inquinata e le acque contaminate e questo influisce sulla salute di tutti.
Anche la situazione produttiva richiede un miglioramento delle condizioni dei lavoratori coinvolti. Va eliminato ogni tipo di sfruttamento ed introdotta una remunerazione equa. Il motto è estetica ed etica, oggi più che mai.
I materiali sono speciali e l’attenzione alla cura è evidente nei particolari. I modelli attuati, in quest’ambito, sono spesso frutto delle ricerche sui cosiddetti next-gen, ossia materiali di derivazione organica.
Con gli scarti di mela, ad esempio, vengono creati tessuti di alta qualità ed impatto zero. Ma le materie prime da cui attingere sono le più svariate, dal mais, ananas, uva ed anche i fondi di caffè. Vengono recuperati anche vetro e plastiche per non parlare della pelle bovina creata in vitro coltivandone le cellule in laboratorio.
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Chi sceglie di indossare questi capi, lo fa, non solo per sentirsi bene, ma anche per fare del bene. La superficialità oggi non fa più tendenza. Alcuni brand di questo settore sostengono anche l’attività lavorativa femminile, la professionalizzazione degli addetti e l’indipendenza economica delle famiglie.
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Altri, inoltre, sono impegnati in una missione a più ampio raggio, che si spinge anche all’educazione dei bambini. I diversi aspetti dei cambiamenti in atto sono notevoli. Sicuramente il prezzo del prodotto al consumatore finale sarà più elevato, ma è d’obbligo riflettere su quanto sta pagando il nostro pianeta per ila produzione della fast fashion.
