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Giardinaggio

Succulenta “coda di topo”, consigli pratici per la coltivazione

Avete mai sentito parlare della succulenta “coda di topo”? E’ una pianta bellissima da coltivare. Ecco alcuni consigli pratici per farlo.

Succulenta coda di topo – Foto da pInterest

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Le piane succulente sono quella particolare tipologia di piante meglio conosciuta come “piante grasse”. Si tratta di piante dotate della straordinaria capacità di immagazzinare acqua per lunghi periodi di tempo, il che permette loro di vivere in habitat dalle condizioni avverse, come ad esempio i deserti.

Tra le piante grasse più diffuse al mondo, troviamo la succulenta “coda di topo”, il cui nome tecnico è Aporocactus flagelliformis. E’ caratterizzata d’un fusto molto carnoso e dalla forma allungata e da dei fiori di colore rosa o rosso.

Tutte queste sue caratteristiche la rendono una delle piante grasse più scelte come ornamento per la propria casa. Scopriamo insieme allora come poterla coltivare al meglio in casa.

Come coltivare la succulenta “coda di topo”

Succulenta coda di topo senza fiori – Foto da Pinterest

Appartenente alla famiglia delle Cactacee, la succulenta “coda di topo” è una pianta grassa originaria del Messico, ma oggi ormai diffusa principalmente in America centrale ma anche in tantissime zone d’Europa caratterizzate da un clima temperato.

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Abituata a luoghi caldi, questa pianta necessita di diverse ore di luce se si decide di coltivarla in casa. Posizionatela quindi sul balcone o all’interno, purché sia lontana dalle correnti d’aria e dal vento.

La cosa più importante è ripararla dal freddo, poiché questa pianta proprio non lo sopporta. Difatti, muore a temperature che vadano al di sotto dei 6 gradi centigradi.

E’ estremamente importante, poi, sapere con precisione quando irrigarla. Generalmente durante l’estate e la primavera questa pianta necessita di essere annaffiata circa 2 volte a settimana e solo quando il terreno risulti asciutto.

Durante l’inverno, invece, le irrigazioni vanno ridotte al minimo, controllando però che il terreno resti sempre un po’ umido.

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A questo proposito, bisogno anche scegliere il terreno ideale in cui piantarla. Sarebbe perfetto un terreno a base di sappia, così da riuscire a drenare al meglio l’acqua nel terreno. In commercio si trova facilmente del terreno per cactacee con un pH compreso tra 5 e 6.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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