Eni in Algeria, il progetto Sonatrach (sul fotovoltaico) prende vita
2 anni fa
Sonatrach, la più importante società per azioni africana, ed Eni, ente nazionale idrocarburi, hanno inaugurato un nuovo progetto nel bacino del Berkine, in Algeria.
Sonatrach è nata nel ‘63 ed è, ad oggi, la più grande compagnia petroliera al mondo. In particolare rappresenta il colosso delle società per azioni africana. Dietro l’acronimo Sonatrach si cela la Società Nazionale per la ricerca, la produzione, il trasporto, la trasformazione e la commercializzazione degli idrocarburi.
Sonatrach ha inaugurato un felice sodalizio con Eni, altro colosso dell’estrazione e commercializzazione degli idrocarburi, sancendo di fatto la nascita di un progetto made in Algeria, nel bacino del Berkine. Ma di che si tratta?
Eni e Sonatrach: il progetto prende vita in Algeria
Il nuomo progetto made in Algeria porta il nome di Solar Lab e nasce dalla comunioni di intenti ed economie di Eni e Sonatrach, due delle compagnie per l’estrazione e il commercio degli idrocarburi più grandi al mondo. L’evento ha previsto la presenza della Presidente di Eni Lucia Calvosa e del consiglio di amministrazione Eni tutto.
L’inaugurazione del progetto è stata guidata dall’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, assieme al Presidente e Direttore generale di Sonatrach Toufik Hakkar. Il Solar Lab è un impianto fotovoltaico da 10 MW che sorge nel sito di Bir Rebaa North, in Algeria sudorientale. L’Algeria meridionale è stata prescelta per l’istallazioen dell’impianto fotovoltaico per via delle condizione di irraggiamento estreme.
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere l’espansione e lo sviluppo delle tecnologie di approvvigionamento energetico rinnovabile in modo da incoraggiare e accelerare la transizione energetica. Il sito è aperto a università e istituzioni pubbliche che vogliano studiarne il funzionamento e raccogliere dati relativi all’efficientamento energetico.
L’accordo con Sonatrach non è casuale. Dagli anni 2000 la compagnia Algerina ha iniziato ad espandersi in Europa grazie alla Total (francese), la BP (Britannica) e ad ENI, italiana, per l’appunto. Il nostro paese sfrutta l’occasione per dimostrare il proprio impegno nei riguardi di un futuro più sostenibile partendo proprio da quei colossi che la sostenibilità l’hanno da sempre calpestata.
L’impianto fotovoltaico contribuirà alla decarbonizzazione generale dell’impianto BNR. E’ infatti il secondo impianto fotovoltaico ad essere collegato a quest’ultimo assieme all’impianto del 2018 da 10 MW. In questo modo la disponibilità di energis rinnovabile raddoppierà. Ai due impianti fotovoltaici esistenti se ne aggiungerà un terzo presso il complesso Menzel Ledjmet East Project, sempre nel bacino del Birkine. L’inizio dei lavori per il terzo impianto fotovoltaico è previsto per il 2023.