L’Echinocactus è una pianta succulenta dalla forma particolare, è tonda e piena di spine, ed è soprannominata cuscino della suocera.
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La famiglia dei cactus è sterminata. Queste piante grasse, cosparse di spine e che crescono nei deserti e nelle zone aride della Terra, presentano forme davvero particolari. È il caso dell’Echinocactus, soprannominato cuscino della suocera per via di un aspetto tondeggiante che ricorda una palla, o un cuscino, poggiato al suolo. Questa specie vive a lungo, anche 30 anni, e ha una crescita molto lenta.
La forma sferica è curiosa, le spine sono molto spesse e acuminate, mentre i fiori, presenti in estate, hanno un colore giallo. Originaria del Centro America, l’Echinocactus, è una pianta grassa conosciuta nel mondo con diversi nomi, come “cactus barile”, “cuscino di suocera”, oppure “palla d’oro”. Il suo nome scinentifico, però, deriva dal termine greco “Echinos”, che significa “porcospino”. Questo, si suddivide in varie specie, le tre più popolari sono:
Questo genere di piante inizia a fiorire solo quando ha raggiunto la maturità. L’età adulta arriva verso i 15 anni. I fiori spuntano in estate, sulla cima della pianta, e sono gialli, del diametro di 5 centimetri. Coltivare una pianta del genere è facilissimo, dato che non necessita di grosse accortezze. È molto resistente, sopporta benissimo il caldo torrido e la siccità.
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Proprio per la sua natura, non ha bisogno di troppa acqua. Si deve posizionare in un luogo aperto, esposto al sole. L’Echinocactus, essendo una pianta desertica, ama le temperature elevate, mentre soffre il gelo. Il terreno deve essere drenante, magari composto da sabbia e da pozzolana, dalla consistenza morbida e poco compatta. Si concima ogni due mesi, somministrando un fertilizzante a base di fosforo e con poco azoto.
Durante l’inverno, meglio sospendere le annaffiature, mentre, in estate è bene dare acqua un paio di volte al mese, solo quando il terreno è asciutto. Questa pianta cresce ottimamente anche in vaso. La coltivazione in vaso è indicata se durante l’inverno le temperature sono piuttosto rigide. In questo caso, è possibile spostarla facilmente in un ambiente riparato e caldo.
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Il rinvaso si effettua ogni 3 anni, la crescita è molto lenta, meglio se piantata in vasi di coccio. L’Echinocactus non è soggetto a malattie, tuttavia bisogna fare attenzione agli eccessi d’acqua, che fanno marcire le sue radici. Lo possono infestare alcuni parassiti, come le cocciniglie, ma basta intervenire con soluzioni naturali per prevenire ogni problema.