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Un fiume che si spegne e si accende a comando, un team di scienziati l’ha creato

Un team di scienziati ha creato un progetto ambizioso e straordinario per studiare l’erosione: il fiume che si spegne e si accende in base alla necessità.

Il fiume a circuito chiuso progettato in Canada (screen dal canale YouTube di Tom Scott)

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Studiare l’effetto dell’erosione delle acque è fondamentale per capire e proteggere il territorio. In particolare, gli scienziati si focalizzano sul drammatico fenomeno dell’erosione fluviale, che corrode intere zone urbane e non solo. Tuttavia, non è uno studio semplice, proprio per via della difficoltà che si riscontra nel controllare gli elementi naturali.

In Canada, i ricercatori dell’Università di Sherbrooke hanno messo in piedi un progetto davvero straordinario, proprio per studiare con efficacia il fenomeno dell’erosione fluviale. In cosa consiste il progetto? Nella costruzione di un fiume artificiale che può essere spento e acceso in base alle necessità. In questo modo, gli studiosi possono controllare gli elementi naturali e analizzarli.

Il fiume artificiale che si spegne e si accende per permettere lo studio sull’erosione

Fiume e laghetto artificiali (screen dal canale YouTube di Tom Scott)

Il progetto canadese consiste nella costruzione di uno spartiacque lungo 90 metri e largo 40 metri, di un fiume artificiale lungo 50 metri e largo 3, e di un lago piccolino alimentato con acqua piovana. L’intera costruzione è costata circa tre milioni di dollari ed è stata studiata per contenere più di 3500 metri cubi di acqua, all’incirca l’equivalente di acqua contenuta da una piscina olimpionica.

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Questo fiume ha una corrente che si può azionare e bloccare direttamente dal laboratorio, in questo modo, i ricercatori possono studiare gli effetti dell’erosione dell’acqua e le dispersione delle sostanze contaminanti. Tutto ciò comporta reali benefici economici e ambientali. Per quale motivo?

Il progetto canadese del fiume a circuito chiuso (screen dal canale YouTube di Tom Scott)

I dati che si raccoglieranno serviranno a rendere migliore la qualità di vita delle comunità, contrastando l’effetto dei cambiamenti climatici e cercando di bloccare i danni causati dagli stessi, soprattutto nelle zone urbanizzate. Se il clima è impazzito, per colpa dell’uomo, si cerca di trovare una soluzione grazie alla tecnologia.

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Secondo gli studi sul fenomeno, si eviteranno inondazioni e si interverrà anche sull’inquinamento ambientale. Dopo il tornado artificiale, realizzato negli Stati Uniti, a Miami, arriva anche il fiume a circuito chiuso. La scienza sta cercando in tutti i modi di capire i fenomeni naturali, imparando a gestirli al meglio, per evitare situazioni di pericolo. Capendo meglio la natura e comprendendo bene la sua potenza, si cerca di ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.