In un momento in cui in ogni settore della nostra vita si parla di sostenibilità non poteva di certo mancare quello della scuola
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Oggi molte persone stanno comprendendo quanto sia importante che i nostri figli frequentino scuole adatte al momento storico che stiamo vivendo. La pandemia ci ha insegnato quanto gli ambienti in cui viviamo siamo importanti per la tutela della nostra salute.
Una buona aerazione aiuta i ragazzi a vivere bene in un ambiente caldo e confortevole. Due anni passati a rimanere in classe con le finestre aperte hanno, forse, portato coloro che si occupano di edilizia pubblica a ripensare a come migliorare le scuole.
La scuola sostenibile è un termine che ci porta a pensare a edifici scolastici costruiti secondo le norme della bioarchitettura. In realà può essere inteso anche in un senso più ampio. Francesca Traclò, responsabile scientifico del progetto formativo Con la Scuola, un progetto ideato da Snam e dal Consorzio ELIS, in collaborazione con LUISS Business School ci spiega che la sostenibilità
«è legata al processo educativo: e più precisamente al modo in cui questo processo attivi la capacità della scuola di essere una comunità educante, allargata al territorio. Quindi la circolarità fa sì che le risorse, i docenti, i ragazzi e il loro percorso di crescita e di apprendimento si incontrino con il territorio, lo valorizzino e restituiscano questo valore. La scuola diventa così quello che dovrebbe essere: il cuore pulsante del territorio, perché è il posto in cui la cultura crea la condivisione di scopo»
Un bellissimo progetto che vede la partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli organi preposti al buon funzionamento di un Istituto, al fine di migliorare le attività e permettere ai bambini e ragazzi di sentirsi attori e non più solo spettatori.
Il luogo, sicuramente può fare la differenza. Un posto accogliente, sicuro, luminoso, caldo, non può che essere un ottimo punto di partenza perchè si inneschino quei processi virtuosi di cui la nostra scuola ha bisogno.
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In provincia dell’Aquila il sogno di un edificio scolastico sostenibile ha preso forma grazie alla collaborazione di un ente ubblico e un’azienda privata. I punti cardine intorno ai quali è ruotato questo progetto sono stati proprio l’illuminazione e la ventilazione.
L’edificio sfrutta la luce solare attrverso lucernari e grandi finestre che portano la luce all’interno e, allo stasso tempo, funzionano come scambiatori naturali dell’aria. Questo permette agli alunni di migliorare la loro capacità di concentrazione e, contemporaneamente, di rimanere al caldo.
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A questo progetto si possono sommare le scuole già costruite in modo sostenibile in altre regioni d’Italia, come, per esempio, il polo scolastico a Parma, riconosciuto a livello internazionale per l’architettura sostenibile.
Ora non rimane che sperare che i nuovi edifici vengano tutti costruiti seguendo i criteri di sostenibilità. Lo stesso concetto vale, ovviamente, per quelli già esistenti e che avrebbero bisogno di essere ristrutturati.