L’acqua dei ghiacciai è piena zeppa di batteri, cosa succede?

Ghiacciai: l’acqua è piena di batteri. Il motivo? Scopriamo subito quello che sta succedendo. I dati di uno studio

scioglimento dei ghiacciai: acque piene di batteri
Ghiacciai (Pixabay)

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Sappiamo che il nostro ecosistema sta cambiando e che i mutamenti climatici, influiscono tantissimo su questo cambiamento che non sempre è positivo. L’evoluzione che sta interessando i nostri ghiacciai, ad esempio, non è da trascurare. Lo scioglimento dei ghiacciai si traduce in tantissime tonnellate di acqua, spesso contenenti microrganismi e batteri che possono essere anche piuttosto pericolosi. L’acqua dei ghiacciai è dunque piena zeppa di batteri: scopriamo subito, nel dettaglio, quello che sta succedendo. Gli studi hanno svelato aspetti davvero preoccupanti che abbiamo sempre sottovalutato.

Acqua dei ghiacciai: è piena di batteri

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Acqua – Ghiacciai (Pixabay)

Come ben sappiamo, lo scioglimento dei ghiacciai, determina un aumento delle acque, dei fiumi, dei mari e nei laghi. In queste acque vivono tantissime varietà di microrganismi, nella maggior parte dei casi si tratta di batteri. Se in alcuni casi si tratta di elementi benefici per il nostro ecosistema, in quanto capaci di fertilizzare il terreno in modo ottimale e di arricchire le acque, in altri casi queste presenze possono essere assolutamente deleterie e pericolose.

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L’ Università di Aberystwyth, nel Regno Unto, ha effettuato uno studio al riguardo, mettendo in risalto quanto possa essere pericolosa l’invasione di alcuni batteri. Questi microrganismi, da sempre ospitati dai ghiacciai, con il loro scioglimento si riverserebbero nelle acque creando dei danni. Ciò che spesso viene sottovalutato e che lo studio recente evidenzia è che i ghiacciai rappresentano un vero e proprio ecosistema.

L’analisi redatta dallo studio e pubblicata su “Nature Communications Earth & Environment” per la prima volta quantifica proprio il numero di batteri presenti sia sulla superfice che all’interno dei ghiacciai terrestri. Lo studio ha esaminato l’acqua di fusione di ben otto ghiacciai del Nord America e dell’Europa ed altri due della Groenlandia. Il dato emerso è davvero allarmante: nei prossimi 80 anni, infatti, oltre 100 mila tonnellate di batteri potrebbero riversarsi nell’ ambiente.

Il numero ovviamente dipende molto da quanto tempo impiegheranno i ghiacciai a sciogliersi e questo dato è inevitabilmente legato al riscaldamento globale. Il consiglio degli studiosi per evitare disastri è quello di tagliare le emissioni di CO2, in modo da rallentare la fusione. In questo modo la proliferazione dei microrganismi diminuirebbe di circa un terzo.

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Bisogna tenere in considerazione che questi studi, ed i dati, rappresentano un pericolo concreto sia per gli ecosistemi fragili sia per quelle zone che basano la loro sopravvivenza su attività economiche legate proprio all’acqua che proviene dai ghiacciai. I danni potrebbero essere dunque irreparabili e l’ecosistema, in toto, potrebbe subire cambiamenti pericolosi.

 

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