Un buco nero potrebbe essere in realtà il nostro universo: scopriamo insieme l’interessante teoria degli scienziati anticonformisti
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Le teorie sulla nascita dell’universo si sono susseguite nel tempo ed hanno cercato di dare risposte a domande davvero complicate. Quella del Big Bang è in realtà un modello cosmologico che descrive l’inizio di tutto l’universo conosciuto. Il cosmo sarebbe nato da un’esplosione iniziale partita da una “singolarità”, vale a dire una regione dello spazio densa di massa energetica in condizioni di temperatura estremamente elevata. Da qui si conta l’istante iniziale (tempo zero).
Il tempo zero indica il momento in cui lo spazio si è espanso dopo l’esplosione, e la massa di energia si è sparsa in tutte le direzioni dando origine all’Universo che tutti noi conosciamo. Il Big Bang, letteralmente “Grande Scoppio” si calcola sia avvenuto circa 13,7 miliardi di anni fa ed è attualmente la stima più attendibile.
Prima del Big Bang
Secondo Steve Hawking, il grande fisico britannico, la domanda oltrepassa i confini dell’astrofisica ed entra nel dominio della filosofia. Non ha senso dunque parlare di un tempo prima della nascita dell’universo, perché il tempo è stato sempre presente probabilmente in forma diversa. E comunque appare impossibile capire cosa sia avvenuto prima.
Il National Geographic ci spiega che non tutti gli scienziati concordano e, fuori dal coro, affermano che in realtà qualcosa prima del Big Bang ci fosse. Come detto, tutto è partito da una massa densa e concentrata di energia, paragonabile ad un seme, ma piccolissimo. Ma quale è la provenienza di questo granello di energia?
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Le teorie di fisica teorica hanno postulato l’esistenza di più universi coesistenti fuori dal nostro spazio tempo, le cosiddette dimensioni parallele. E non è una novità assoluta, già dal 1848 in letteratura Poe immaginava un’illimitata successione di universi. Le teorie moderne rincarano la dose sostenendo che la realtà esista indipendentemente da noi, che gli universi paralleli compongano un multiverso e che siano separati dal nostro, irraggiungibili e non rilevabili con misurazioni dirette. Fantascienza dunque?
Ogni buco nero contiene un universo
Tornando al seme che ha generato il nostro universo, analizziamo la teoria dello scienziato polacco Nikodem Poplawski, che individua in un buco nero l’origine della creazione del granello, considerandolo come il cuore dello stesso buco nero. Risultato della fine di una stella e del collasso del suo nucleo che si riduce compattandosi a temperature elevatissime. Il prodotto di tutto questo processo è il nostro granello.
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Proseguendo il buco nero subisce una rotazione alla velocità della luce imprimendo al seme una torsione tale da avvitarlo su se stesso comprimendolo sino ad una sua eventuale esplosione come è avvenuto durante il momento del Big Bang, a cui Poplawski cambia denominazione definendolo Big Bounce.
Seguendo questa linea è possibile considerare il buco nero come una sorta di passaggio tra due universi che ha consentito al seme di un universo precedente, di passare e crearne un altro. Secondo questa teoria, quindi, il nostro universo non sarebbe altro che il prodotto dell’esplosione di un seme generato da un altro universo madre all’interno di un buco nero. E così ogni buco nero potrebbe produrre un nuovo universo al suo interno.