Nastro bioadesivo per produrre elettricità: il nanogeneratore triboelettrico

Con la spasmodica ricerca di produzione di nuove forme di energia, un team di ingegneri ha messo a punto un nastro biadesivo

produzione energia da nastro biadesivo
Produzione energia da un nastro biadesivo (Foto Instagram – Modifiche Orizzontenergia.it)

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Giorno dopo giorno l’elettricità raggiunge costi sempre più alti a causa della delicata situazione geopolitica che coinvolge il mondo intero. Per questo motivo si stanno studiando sistemi alternativi basati soprattutto sulle fonti alternative più comuni come sole e vento.

E proprio in qust’ottica un gruppo di ingegneri dell’Università dell’Alabama a Huntsville, ha messo a punto un nuovo sistema per la produzione di energia creando un nastro biadesivo. Si chiama TENG, ed è un nanogeneratore triboelettrico.

Energia da nastro biadesivo è realtà, no fanstascienza

come i teng producono energia
Centrale elettrica (Foto Instagram – Modifiche Orizzontenergia.it)

Gli ingegneri dell’Ateo americano, per realizzare questo nastro biadesivo, si sono basati sulle conseguenze di sfregare le suole in gomma su un tappeto in nylon. Un’azione che permette di generare, al contatto con un’altra persona o con un oggetto metallico, una piccola scarica elettrica. Un fenomeno che, in fisica, viene chiamato effetto triboelettrico.

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Infatti, grazie all’attrico tra i diversi materiali, di cui uno isolante, è possibile trasferire cariche elettriche e creare una tensione. Un processo molto facile studiato fin dal XVII secolo che, negli ultimi annim ha avuto un rinnovato interesse per la ricerca energetica.

E in questo momento si sta provando a sfruttare questo effetto per la produzione di piccoli generatori elettrici come i TENG. Si trata dunque di sistemi che riescono a sfruttare i movimenti umani, il vento, il moto delle onde e piccole altre fonti per alimentare dispositivi elettronici. Ma il princpio è molto semplice, realizzarli è molto più complesso (e costoso) di quanto uno possa immaginare. Una serie di ricerche ha infatti evidenziato che la creazione di TENG semplicificati necessiti di un mix di plastica e metallo. Ma la bassa densità di potenza che ne è venuta furoi ha impedito l’applicazione pratica.

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E proprio qui che gli ingegneri dell’Università dell’Alabama sono intervenuti creando un nasto biadesivo. Da questo hanno creato un TENG con molti strati di questo, una pellicoal di plastica ricoprta da un sottilissimo foglio di alluminio. Sfregando questi due materiali si è formata una piccola scintilla. Un modello a doppio eletttrodo – come si legge nell’American Chemical Society – del dispositivo potrebbe offrire 169,9 Watt per metro quadrato. Ovvero il 47% in più rispetto a quella generata dagli altri dispositivi. I ricercatori, poi, hanno utilizzato questo nanogeneratore per illuminare 400 LED sfregando i suoi strati. Una ricerca che probabilmente cambierà il mondo.

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