Tra i fiori più amati, sempre presenti nei giardini o sui terrazzi, le ortensie richiedono cure minime, tra cui le potature: come e quando effettuarle.
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Tra le piante ornamentali sono probabilmente le più amate, capaci di dare colore a giardini e terrazzi. Inoltre, grazie alla grandezza dei fiori e alla crescita rapida per estensione, le ortensie ha una caratteristica coprente unica. Si tratta di fiori facilmente coltivabili e che necessitano di poche cure. Tra queste, sono importanti le concimazioni e le potature.
Potare le ortensie è essenziale, ma prima di agire bisogna individuare la varietà e il periodo ideale per farlo. Di varietà ne esistono tante, che possiamo suddividere in due gruppi principali:
- Quella a crescita su legno vecchio, da potare alla fine dell’estate
- Quella a crescita nuova, da potare tra l’inverno e la primavera
Individuare la varietà delle ortensie per effettuare le corrette potature
Nel primo gruppo, cioè le ortensie che crescono su legno vecchio, rientrano le varietà “foglia di quercia”, la “bigleaf macrophylla”, la “serrata di montagna” e la “rampicante petiolaris”. Nel secondo gruppo, quindi le ortensie che crescono su legno nuovo, troviamo la “orborescens liscia” e la “panicullata”. Esistono anche varietà in grado di crescere sia su legno nuovo che su legno vecchio, ma queste non necessitano di potature.
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Le ortensie sono tra i cespugli ornamentali preferiti in giardino: poco esigenti ma prodighi di fiori per tutto il periodo estivo, quando si ricoprono di voluminose e appariscenti infiorescenze. All’apice dei quali si sviluppano grosse infiorescenze globose, rosa o azzurre. Incredibile
La coltivazione della Macrophylla è semplice, ma richiede una potatura ogni anno tutt’altro che immediata perché, se viene eseguita nella maniera sbagliata, provoca la completa perdita della fioritura. È importante, sapere che, questa specie, fiorisce sui rami che si sono formati l’anno precedente, ovvero su quelli che hanno un anno di età e non su quelli nuovi, come avviene in molti altri arbusti ornamentali. Se si tagliano quindi i rami vecchi, si eliminano anche i fiori in via di sviluppo.
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Pertanto occorre sapere bene come procedere. La potatura può essere eseguita in due tempi diversi: in autunno, subito dopo la fine della fioritura, oppure può attendere l’inverno. Occorre procedere entro la fine del mese o i primi di marzo al massimo, sulla pianta completamente spoglia, prima che riprenda la sua attività vegetativa e si rivesta nuovamente di foglie.