Tra i fiori più amati, sempre presenti nei giardini o sui terrazzi, le ortensie richiedono cure minime, tra cui le potature: come e quando effettuarle.
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Tra le piante ornamentali sono probabilmente le più amate, capaci di dare colore a giardini e terrazzi. Inoltre, grazie alla grandezza dei fiori e alla crescita rapida per estensione, le ortensie ha una caratteristica coprente unica. Si tratta di fiori facilmente coltivabili e che necessitano di poche cure. Tra queste, sono importanti le concimazioni e le potature.
Potare le ortensie è essenziale, ma prima di agire bisogna individuare la varietà e il periodo ideale per farlo. Di varietà ne esistono tante, che possiamo suddividere in due gruppi principali:
Nel primo gruppo, cioè le ortensie che crescono su legno vecchio, rientrano le varietà “foglia di quercia”, la “bigleaf macrophylla”, la “serrata di montagna” e la “rampicante petiolaris”. Nel secondo gruppo, quindi le ortensie che crescono su legno nuovo, troviamo la “orborescens liscia” e la “panicullata”. Esistono anche varietà in grado di crescere sia su legno nuovo che su legno vecchio, ma queste non necessitano di potature.
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Le ortensie sono tra i cespugli ornamentali preferiti in giardino: poco esigenti ma prodighi di fiori per tutto il periodo estivo, quando si ricoprono di voluminose e appariscenti infiorescenze. All’apice dei quali si sviluppano grosse infiorescenze globose, rosa o azzurre. Incredibile
La coltivazione della Macrophylla è semplice, ma richiede una potatura ogni anno tutt’altro che immediata perché, se viene eseguita nella maniera sbagliata, provoca la completa perdita della fioritura. È importante, sapere che, questa specie, fiorisce sui rami che si sono formati l’anno precedente, ovvero su quelli che hanno un anno di età e non su quelli nuovi, come avviene in molti altri arbusti ornamentali. Se si tagliano quindi i rami vecchi, si eliminano anche i fiori in via di sviluppo.
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Pertanto occorre sapere bene come procedere. La potatura può essere eseguita in due tempi diversi: in autunno, subito dopo la fine della fioritura, oppure può attendere l’inverno. Occorre procedere entro la fine del mese o i primi di marzo al massimo, sulla pianta completamente spoglia, prima che riprenda la sua attività vegetativa e si rivesta nuovamente di foglie.