Ma tu i piatti rotti dove li butti? Tutti commettono lo stesso errore del vetro

Può capitare di rompere un piatto mentre cuciniamo o li laviamo, ma sappiamo come reciclarli nel modo giusto?

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Cocci di piatti rotti (Foto di Hans-Pixabay)

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Oggi buttare i rifiuti significa prestare attenzione ai materiali di cui sono composti e dare loro una destinazione ben precisa. I problemi odierni che riguardano l’ecologia e la difesa dell’ambiente rendono sempre più difficile recuperare aree per le tradizionali discariche.

I rifiuti passano obbligatoriamente dalle isole ecologiche per il giusto smaltimento. Lo scopo delle norme nazionali e regionali in materia di rifiuti è quello di ridurre il più possibile la quantità dei residui non riutilizzabili.

Il posto giusto dove buttare i cocci dei piatti rotti

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Piatto rotto (Foto di BRRT-Pixabay)

Sul nostro territorio sono presenti molte aziende che progettano. realizzano e installano cestini e bidoni per la raccolta differenziata. Queta fu imposta implicitamente a tutto il territorio comunitario già nel 1975, imponendo di promuovere la riduzione dei rifiuti, il recupero ed il riuso con la razionalizzazione della cernita e del trattamento.

Oggi ci ritroviamo, nelle nostre abitazioni, ad avere a che fare con svariati contenitori e sacchetti di colori diversi. Ci vengono solitamente anche forniti degli appositi calendari e libretti dove viene ben spiegato cosa va messo in uno e cosa nell’altro.

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Qui ci finisce tutto ciò che non ha altra destinazione ed è irrecuperabile. Può capitare di fare un po’ di confusione, e di non sapere cosa va indifferenziato e cosa invece no. A volte facciamo errori senza rendercene conto. A chi non è capitato di avere dei dubbi?

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Quando rompiamo un piatto, ad esempio, dove lo buttiamo? Possiamo pensare che i cocci di ceramica vadano buttati insieme al vetro, ma non è così. La ceramica è una materia non riutilizzabile, di conseguenza potrebbe essere gettato nell’indifferenziato.

La regola generale, infatti, è questa. E’ importante, però, tenere presente che ogni regione e comune ha le proprie disposizioni particolari. Quindi, nel caso in cui avessimo dei dubbi, non esitiamo a contattare direttamente l’ufficio che si occupa della differenziata.

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