I cittadini di Utqiagvik si stanno preparando all’inverno, in questa cittadina nel nord dell’Alaska è calata la notte polare, 2 mesi di buio.
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In questa settimana, nella zona settentrionale dell’Alaska, è iniziata la notte polare. Il sole scomparirà per due mesi, avvolgendo nel buio la cittadina di Utqiaġvik. La luce tornerà alla fine di gennaio. Un evento importante per tutti i cittadini della Regione artica, i quali, tramite cerimonie e feste, hanno salutato il sole prima di accogliere un’oscurità perenne.
Teatro di diversi film e fumetti, la cittadina di Utqiaġvik, popolata da circa 4500 abitanti, gode di un fascino unico. In questo contesto, gli indigeni iñupiat si sono immersi nella notte polare, salutando il sole per l’ultima volta, almeno per quanto riguarda il 2022. Un evento molto sentito dalla popolazione, la quale vive in un territorio posizionato poco dopo il circolo polare artico.
Vivere due mesi di buio, la notte polare avvolge Utqiaġvik
In passato era nota col nome di Barrow, Utqiaġvik è abituata a convivere con un clima estremo, sommersa di neve per gran parte dell’anno e sprofondata nel buio per tutto l’inverno. Immaginare di vivere perennemente di notte è assurdo, ma i cittadini sono abituati a questo fenomeno connesso con l’inclinazione dell’asse terrestre.
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A queste latitudini, in inverno, il sole scompare, rimanendo sotto la linea dell’orizzonte. La notte polare è lunga e pesante, chi non è abituato ne potrebbe soffrire. Vivere costantemente nel buio è affascinante, ma potrebbe mettere sotto pressione tutti coloro che non sono abituati.
Se noi non facciamo troppo caso a questi fenomeni, i popoli di queste zone remote danno un profondo significato agli eventi naturali. Il sole che scompare è un evento annuale sacro. Una volta salutato, il sole sorgerà nuovamente il 23 gennaio 2023, quando l’alba tornerà a palesarsi alle 13:00, anche se non avrà lunga durata, giusto un’ora o poco più.
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La luce aumenterà giorno dopo giorno, raggiungendo le 4 ore il 1 di febbraio. Un effetto, quello del buio perenne, che avviene solo al di sopra del circolo polare articolo. Vivere in questi luoghi non è semplice, ma sicuramente è un’esperienza da provare. Tuttavia, il mito creato da alcuni film dà un’idea errata di questi luoghi. I cittadini non restano isolati dal resto del mondo, ma proseguono normalmente la loro quotidianità, mantenendo ogni contatto con il resto dell’Alaska.