La gardenia, un bellissimo fiore che, un tempo, abbelliva l’occhiello delle eleganti giacche di nobili aristocratici e gli abiti delle nobildonne
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La gardenia è un genere appartenente alla Famiglia delle Rubiaceae, Il nome deriva dal botanico scozzese Alexander Garden. Originaria delle zone dell’Asia, Africa e Oceania, è molto coltivata in serra per la produzione forzata primaverile.
Nelle zone con un clima mite può essere messa a dimora anche in piena terra. Sono molto apprezzate e conosciute come piante ornamentali. In alcuni paesi come la Francia, viene appuntata, per tradizione, dagli uomini come accessorio all’occhiello del frac.
Come coltivare al meglio la nostra gardenia
I fiori della gardenia, spesso, molto profumati, sono grandi, terminali e solitari, di colore bianco o giallo pallido, oppure, nella stagione estiva, sono riuniti in infiorescenze. I frutti sono bacche o drupe, carnose, con un interno legnoso e ricco di semi.
La posizione ottimale è un luogo nel quale gli inverni non sono troppo rigidi e molto umidi. Anche se le situazioni ambientali non sono le migliori, comunque, tende a crescere, ma, in questo caso, non produce le sementi.
Se decidiamo di metterla a dimora in giardino, il luogo che sceglieremo sarà in prossimità di qualche albero. Il terreno deve essere ben drenato e se la temperature è inferiore ai 10°C., dobbiamo coprirla con dei teli appositi per ripararla dal freddo.
Ama il caldo ma non la luce diretta del sole, la condizione perfetta è la mezz’ombra. In estate va innaffiata regolarmente e possiamo anche utilizzare un vaporizzatore sulle foglie. In inverno, invece, diminuiamo dato che il terreno sarà già umido per le piogge.
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Nel caso di una coltivazione in vaso. vi sono modalità diverse. Il terriccio deve essere sempre umido, e meglio optare per un tipo acido. Può andare bene della torba con sabbia, ciotoli o ghiaia sul fondo e fertilizzante naturale.
Va concimata almeno due volte a settimana perchè risulti essere efficace. Anche in casa troviamole un luogo a metà tra luce ed ombra. Annaffiamo o con acqua del rubinetto, lasciata esposta all’aria per un giorno, o demineralizzata o, ancora meglio, quella piovana.
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Si riproduce con le sementi da piantare in primavera, o per talea, da farsi, invece, in estate. Il periodo perfetto sarebbero i mesi di agosto e settembre. I germogli da raccogliere devono essere i più robusti e li dobbiamo tagliare di circa 8 o 10 centimetri.
Usiamo un coltello molto affilato e pulito. Dopo averla invasata, infine, la mettiamo all’ombra. Sarebbe meglio coprirla con un rivestimento di plastica apposito perché è una pianta molto delicata.
