Ci sono piante che assorbono più anidride carbonica di altre? La risposta è sì. Oggi parliamo delle potenzialità e capacità della canapa.
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La ricerca proviene da un’università di New York e testimonia i prodigi di cui la canapa è capace. Questa pianta cresce in maniera davvero rapida e raggiunge in soli 100 giorni circa i 4 metri di altezza.
L’oggetto della ricerca, in particolare, rivela un aspetto di questa specie vegetale che potrebbe rivelarsi estremamente utile per la nostra contemporaneità. Climate change e inquinamento atmosferico sono infatti i capisaldi dell’attualità, ma vediamo.
Canapa: la pianta miracolosa che potrebbe salvare il nostro pianeta
La canapa riesce a raggiungere in soli 100 giorni i 4 metri di altezza, questo fattore, assieme ad altri che ora analizzeremo, hanno attirato l’attenzione di alcuni ricercatori dell’Università di New York. Ok ma, in relazione a cosa? Come sappiamo ogni pianta ha la capacità di assorbire una certa quantità di C02.
La canapa, nella fattispecie, sembrerebbe due volte più efficace degli alberi comuni nello svolgimento di questa funzione basilare del mondo vegetale. Questa pianta è campionessa nell’assorbimento di carbonio, quindi. Questa non è di certo una scoperta da niente. Visti i tempi che corrono questa informazione potrebbe rivelarsi salvifica.
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Cosa significa che la canapa assorbe più carbonio degli alberi? In percentuale un ettaro di canapa è capace di assorbire dalle 8 alle 22 tonnellate di Co2 all’anno, di gran lunga di più di qualsiasi altro bosco. Ma non è la sola scoperta utile. L’anidride carbonica infatti resta impressa nelle fibre di canapa permanentemente.
Ciò rende la pianta utilizzabile per la lavorazione di diversi prodotti come medicinali, tessuti vari e materiali per l’isolamento degli edifici. La canapa sembrerebbe potere sostituire anche alcune parti realizzate in plastica delle macchine moderne. La canapa tuttavia viene considerata ancora un tipo di coltivazione illegale in numerose parti del globo poiché categorizzata come droga leggera.
Ad esempio nel Regno Unito per coltivare la canapa è necessaria una speciale licenza emessa dal Ministero degli Interni. Il Biorenewables Development Center assieme all’Università di New York mira ad estendere gli ettari di territorio coltivato a canapa nel Regno Unito dagli 800 ettari attuali agli 80.000.
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E’ il Guardian a rendere noti dati e risultati della ricerca. L’università di Cambridge attesta la capacità della canapa di riuscire a produrre biomateriali oppositivi rispetto al carbonio utili per architetti e designer. Oltre ad aiutarci nell’assorbimento della Co2 vantando il doppio delle capacità di assorbimento di qualsiasi altro ecosistema, saprebbe fornire nuovi materiali.
Una foresta riesce ad assorbire in media dalle 2 alle 6 tonnellate di anidride carbonica per ettaro ogni singalo anno. La canapa di cui parliamo è la Cannabis sativa, differente dalla marijuana per i livelli molto bassi di Thc, il principio attivo, che contiene. Il futuro dell’ambiente potrebbe trovare un efficientissimo alleato proprio nel mondo vegetale.