Ph del terreno, cos’è e come deve essere misurato ed eventualmente corretto

Per far crescere al meglio le nostre piante è importante conoscere il terreno in cui le abbiamo messe a dimora

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Azalea (Foto di S. Hermann F. Richter-Pixabay)

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Conoscere e scegliere il terriccio giusto dove mettere a dimora le nostre piante è molto importante. Le piante nascono e crescono spontanee nella natura dove il terreno e le condizioni climatiche sono, per loro, ottimali. Di conseguenza, noi abbiamo lo stesso compito, creare le condizioni migliori per loro.

Una delle componenti da tenere presenti è il ph del terreno. Il suolo è composto da una parte liquida e da una solida. La prima contiene i nutrienti che la pianta assorbe attraverso le radici. La seconda riceve gli idrogenioni della fase liquida, e crea un processo chimico chiamato scambio ionico. Il ph è la misurazione degli idrogenioni della fase liquida.

 Come possiamo misurare il ph del terreno delle nostre piante?

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Rose (Foto di S. Hermann F. Richter-Pixabay)

Quindi, in base al valore del ph del terreno in cui viene piantato un fiore, le sue radici riusciranno ad assorbire un determinato tipo di sostanze nutritive dal terreno stesso. Il suo valore va da 1 a 14, dove, se il ph è 7 il terreno è neutro, se è minore di 7 è acido e se è maggiore è alcalino o basico. In genere il terreno va da un ph minimo di 4 a un massimo di 10.

Gli elementi che dobbiamo considerare sempre perchè le nostre piante crescano nel migliore dei modi è l’azoto, il potassio e il fosforo. Questi sali possono essere ben assimilati se il valore del ph è vicino ad essere neutro, cioè, tra il valore 5.5 e 7.

Il calcio e il magnesio vengono, invece, assorbiti se siamo in presenza di un terreno alcalino. Quindi il suo valore sarà tra 7.5 e l’8.5. La pianta assimilerà meglio il ferro, lo zinco, il rame e il manganese in presenza di un terreno acido, con un ph che va dai 5.5 ai 6.5.

In generale il terreno a ph neutro va bene per la maggior parte delle piante. Sappiamo, però, che alcune prediligono i terreni acidi, come, per esempio, i rododendri e le azalee. In questo caso, quando scegliamo il terriccio per questi fiori, acquistiamo quello specifico per piante acidofile. Faremo lo stesso per i fiori che preferiscono i terreni alcalini, come le rose, gli iris e i tulipani.

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Possiamo misurare anche da soli il ph del terriccio. E’ abbastanza semplice ed è sufficiente acquistare una cartina tornasole. E’ un tipo di carta assorbente trattata in modo tale da diventare rossa in caso di ph acido e azzurra se è basico. Per un ph neutro la nostra cartina risulterà verde.

Per misurare il ph abbiamo bisogno di un campione di terra da prelevare ad almeno 25 centimetri di profondità e in una zona a riposo. Infatti, se il terreno è stato trattato il risultato non sarà attendibile. Prendiamo dell’acqua distillata e una provetta di vetro munita di tappo.

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Se preleviamo 100 grammi di terra, avremo bisogno di 250 ml di acqua distillata. Passiamo la terra in un setaccio, in modo che diventi sottile, preleviamo la quantità che ci serve e la mettiamo nel contenitore di vetro. aggiungiamo l’acqua distillata e mescoliamo almeno per 15 minuti.

Chiudiamo il barattolo di vetro e lasciamo riposare il campione che abbiamo preparato. Dobbiamo aspettare che la terra si sedimenti sul fondo. Lasciamo passare almeno una mezzoretta e siamo pronti per usare la nostra cartina tornasole. Così sapremo qual’è il ph del terreno, e potremo regolarci di conseguenza.

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