Vestiti vegetali, Jeanne Simmons mostra la connessione con Madre Natura

Si chiama Jeanne Simmons l’artista che lavora la natura. La sua arte celebra la comunione fra l’umano e il naturale e lo fa in modo incredibile.

Jeanne simmons Grass cocoon
Grass Cocoon – foto da instagram @jeanneksimmons

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L’aspetto più importante sta nel rimanere connessi con Madre Natura, la madre di noi tutti. Questo il messaggio trasmesso da Jeanne Simmons, artista che ha recentemente attirato l’attenzione su di sè per le sue opere di Land art e Body art estremamente suggestive.

Nella fattispecie fa della natura la propria tavolozza prediletta per dipingere il corpo di donne, uomini, umani. Foreste, spiagge e campi sono i paesaggi in cui umano e naturale si fondono in un’unica grande composizione. Approfondiamo.

Jeanne Simmons: la natura come musa ispiratrice

Jeanne simmons Extensions
Extensions – foto da instagram @jeanneksimmons

Nel secolo della tecnica, della post-industruzializzazione e del tardocapitalismo della natura non resta che qualche sparuto albero sul ciglio di una strada statale. E’ l’arte a scendere in campo per rianimare il corpo morto dell’uomo che ha perso la propria connessione con il mondo, l’ambiente e la propria casa: la natura.

Ci pensa Jeanne Simmons a scuotere le coscienze proponendo un particolare tipo di moda che si serve di soli elementi naturali per vestire i propri modelli. Sembrerebbero proprio dei vestiti “vegetali” quelli composti dall’artista. Figurano sul suo profilo instagram alcuni assaggi dei sui particolarissimi ed evocativi capi.

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Strascichi completamente fatti di alghe, lunghi capelli che si intrecciano con delle spighe di grano: le figure rappresentate sono tanto eleganti quanto originali. Il messaggio è uno: uomo e natura sono la stessa cosa, la natura è la nostra casa, non dobbiamo lasciare che la secolarizzazione volgare del nostro tempo continui a deturpare la nostra vera casa.

Le donne vestite di natura indossano fiori, foglie, spighe, piante di varia natura come l’edera, rami e cortecce. Quasi delle realistiche donne botticelliane, queste figure inscenano la profonda connessione che ci rende figli dell’universo e abitanti di un pianeta che ci sostenta, tiene in vita e rende suoi figli biologici.

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Fra le sue opere principali figurano “Katrina” in cui una donna fa le veci di una creatura marina che indossa un vestito interamente fatto di alghe. C’è poi “Extensions” dove i capelli di una donna formano una treccia con l’erba secca di un campo in cui è adagiata in contemplazione. Infine c’è “Grass Cocoon” l’opera che l’ha consacrata al grande pubblico e che potete vedere allegata nel corpo del testo.

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