In Giappone è una vera rivoluzione, i washlet aiutano a non sprecare acqua e carta: scopriamo il loro funzionamento molto green.
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L’attenzione verso l’ambiente da parte del popolo giapponese è davvero ammirevole, su tutto il territorio si sono diffusi in maniera anche abbastanza veloce i washlet adoperati per evitare di sprecare acqua e carta quando si va in bagno.
Dobbiamo confidarvi che sono molto pratici, tutti li utilizzano non solo nelle loro abitazioni ma anche nei bagni pubblici. In pochi sanno che i washlet hanno origini europee, ma non vengono adoperati così come in Giappone. Scopriamo ora cosa sono ed il loro funzionamento.
In pratica stiamo parlando di un’unione tra un water ed un bidet, i washlet consentono di andare comodamente in bagno e di pulirsi con dell’acqua scaricando allo stesso tempo quindi unire l’utile al dilettevole.
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Esistono diversi modelli a seconda delle esigenze, il primo venne inventato da Hans Maurer, nel 1956, che appunto creò il primo water con doccetta. Solitamente i modelli più diffusi hanno un beccuccio automatico che fuoriesce dal water che permette di lavarsi dopo averlo utilizzato.
Negli anni si sono perfezionati e sono diventati automatizzati, difatti esistono modelli più grezzi e modelli meno grezzi figli della tecnologia più avanzata degli ultimi tempi che permettono anche di regolare il flusso d’acqua e di scegliere i gradi di quest’ultima.
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Simili dispositivi igienici sono da preferire al classico water ed il classico bidet, se ci pensate dopo aver fatto i vostri bisogni, vi pulite con la scarta, scaricate e poi vi lavate. Il consumo di acqua è davvero notevole così come quello della carta. In questo modo si ridurrebbe notevolmente le conseguenze che si possono abbattere sull’ambiente già abbondantemente sfruttato e provato dal consumismo. Per realizzare la carta igienica servono alberi e per scaricare serve acqua, non sarebbe meglio conservare le risorse?