Dal Nord Europa è arrivata anche da noi la tradizione della corona dell’ Avvento e le quattro candele da accendere una alla volta
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La Corona dell’Avvento è un simbolo natalizio, scandisce, attraverso l’accensione delle candele, i giorni che ci separano dal natale. E’ una tradizione nordica, ma negli ultimi anni è molto presente anche nelle nostre case.
In genere è formata da una corona circolare costruita con dei rami di pino. Sopra vengono collocate quattro candele, ognuna delle quali va accesa di domenica fino all’arrivo del Natale. La tradizione vuole che la prima candela si accenda l’ultima domenica di Novembre, per latre la prima di Dicembre.
Fu una tradizione ideata dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern nel 1800. Dopo la seconda guerra mondiale l’usanza della corona dell’Avvento si diffuse anche nei paesi, soprattutto, cattolici. Gli elementi che la compongono hanno un significato simbolico molto preciso.
La corona, con la sua forma circolare, non ha un principio nè una fine e simboleggia l’eternità e l’unità. E’ anche simbolo di regalità e preannuncia il giorno di natale in cui nascerà Gesù, che per i cristiani è il re ed è colui che ha il potere di vincere, con la sua Luce, le tenebre.
I rami verdi del pino rappresentano la vita e la speranza. E le quattro candele, che si accendono durante le 4 domeniche precedenti al Natale, non possono che simboleggiare la Luce che porta Gesù nella vita di ognuno di noi, con la sua nascita.
Le candele dovrebbero essere colorate. In alcune tradizioni i colori da scegliere sarebbero tre viola e una rosa che riflettono i colori liturgici di questo periodo. Il viola, infatti, simboleggia la penitenza, la conversione e la speranza.
La candela rosa viene accesa durante la terza domenica dell’Avvento ed è chiamata Gaudete, dal latino gaudio, cioè gioite. E’ la domenica della gioia perchè il Natale è sempre più vicino, insieme alla nascita di Gesù.
Infine, le candele sono quattro ed hanno un loro significato unico. La prima è detta del Profeta, dedicata, in particolare al Profeta Michea, il quale predisse la nascita del Cristo a Betlemme, e, con lui, la nascita di una nuova speranza.
La seconda è quella di Betlemme, perchè ricorda la città in cui nacque Gesù e simboleggia la salvezza. La terza è la candela rosa, ed è quella dei pastori, i primi che videro e adorarono Gesù, mentre la quarta e ultima è quella degli angeli, i quali annunciarono al mondo la nascita del Messia, e simboleggia l’amore.
Nella nostra cultura la corona dell’Avvento viene utilizzata non da molti anni. In alcune realtà scolastiche e, di conseguenza, nelle famiglie, l’Avvento è un momento molto particolare e sentito. Nelle scuole steineriane, per esempio, si confezionano i quattro piccoli Angeli in lana cardata.
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Steiner portò al mondo la sua particolare e personale visione delle 4 settimane dell’Avvento. Ogni domenica scende sul mondo un Angelo vestito con un mantello diverso. Il primo è l’Angelo blu che scende nel mondo degli umani per invitarli a prepararsi al Natale nel silenzio. Il suo mantello è blu e il tessuto è, infatti, intriso di pace e silenzio.
Il secondo Angelo è vestito con un mantello rosso e nella sua mano sinistra porta un grande canestro d’oro. E’ vuoto e l’Angelo passa di casa in casa per riempirlo di sentimenti puri di persone con un cuore puro. L’Angelo porterà il canestro pieno di sentimenti verso il cielo dove altri angeli e le anime di coloro che sono morti sulla terra, ne faranno luce per le stelle.
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L’Angelo dal mantello bianco scende tenendo nella sua mano destra un raggio di sole che utilizzerà per toccare quegli uomini che hanno un cuore puro. La luce donata loro dall’Angelo permetterà di vedere la nascita di Gesù.
Infine l’Angelo vestito di viola. E’ la quarta domenica. Porta con sè una lira e canta una melodia molto delicata e armoniosa. E’ il canto della pace e che preannuncia la nascita di Gesù che è ormai prossima.