Le rotte degli aerei seguono una linea curva e non una linea retta e apparentemente più veloce per collegare gli scali: vediamo insieme il motivo scientifico
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Le rotte degli aerei sono necessarie perché i velivoli non possono volare dove vogliono. Aerei di linea o privati devono attenersi alle cosiddette aerovie. Ogni rotta che intercorre da un aeroporto ad un altro viene realizzata attraverso le aerovie. In pratica porzioni di spazio a forma di corridoio che collegano punti significativi per la navigazione aerea. E questo serve per canalizzare il traffico aereo e regolarlo.
All’interno di questi corridoi viene garantita la separazione, cioè la distanza verticale e orizzontale, tra gli aeromobili in volo, dai controllori del traffico presenti in ciascuna torre di controllo posizionata in ogni aeroporto. Le rotte degli aerei, che vediamo indicate sui monitor di bordo, durante i voli di linea che ci è capitato di prendere, hanno l’aspetto di una curva e non di una linea retta.
Un aereo non vola in linea retta, ma si muove da un punto ad un altro. Sui monitor la rotta viene mostrata con una curva, questo perché la Terra è una sfera mentre le mappe e i monitor sono piatti. E più la rotta sarà vicina al polo, maggiore sarà la distorsione della linea della rotta. La curvatura terrestre diventa dunque un parametro essenziale nella determinazione delle rotte degli aerei.
Naturalmente gli aerei vanno dritti ma la rotta appare curva perché la sua rappresentazione, anche se fatta su una superficie piatta, deve tenere conto della forma sferica della Terra. Per la determinazione dei tempi di percorrenza, da una destinazione ad un’altra, viene di fatto utilizzata una linea retta che però diventa curva e viene detta ortodromia.
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L’ortodromia, dunque, è la linea curva della traiettoria ideale che collega due punti di una superficie sferica, nel minor tempo possibile . Ci si riferisce al percorso che gli aeromobili seguono per abbreviare i tempi di volo. Naturalmente nel momento in cui si traccia la rotta per un aereo si deve tener conto di più fattori, alcuni dei quali variabili.
I fattori che possono far variare l‘ideale traiettoria di un velivolo sono riconducibili ai venti, alle turbolenze e allo stesso traffico aereo. La rotta deve quindi adattarsi alle aerovie all’interno delle quali altri aerei viaggiano. Il tutto per mantenere sotto controllo gli spostamenti nei cieli e volare sempre in sicurezza.
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Tutte le condizioni che abbiamo considerato determineranno l’adeguamento dell‘ortodromia che verrà rimodellata attraverso continue correzioni sino a poco prima dell’effettivo viaggio previsto. Le modifiche potranno anche rendere meno curvilineo il tragitto, ma di fatto la rotta ideale di una tratta aerea presenterà sempre una rappresentazione curva.